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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2012
 
   
  ANCHE I BUCHI NERI CAMBIANO MARCIA

 
   
  Bruxelles, 13 giugno 2012 - I buchi neri sono motori estremamente potenti ed efficienti che inghiottono la materia e restituiscono un sacco energia all´Universo in cambio della massa che assimilano. Quando attraggono la massa provocano anche il rilascio di un intensa radiazione a raggi X e potenti getti di energia. Non tutti i buchi neri però lo fanno allo stesso modo e questa è una cosa che ha non poco confuso gli esperti. Adesso, i risultati ottenuti da ricercatori dell´Istituto olandese di ricerca spaziale Sron suggeriscono che ogni buco nero può cambiare tra due impostazioni diverse per svolgere questo compito, un po´ come quando un guidatore cambia la marcia del motore. I getti dei buchi neri sono simili ai raggi di un faro e sono costituiti da un materiale che corre verso l´esterno a una velocità vicina a quella della luce, possono avere un grande impatto sull´evoluzione del loro ambiente. Per esempio, i getti dei buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie possono creare enormi bolle e riscaldare il gas che si trova negli ammassi delle galassie. Peter Jonker ed Eva Ratti hanno deciso di studiare due buchi neri attivi con lo scopo di studiare la connessione tra l´emissione di raggi X da un buco nero e il suo efflusso di getti, un collegamento scoperto dagli astronomi nel 2003. Capire questo collegamento è fondamentale per spiegare come funziona il motore del buco nero. Prima gli astronomi pensavano che questa connessione fosse la stessa per tutti i buchi neri di alimentazione, ma presto sono state scoperte delle eccezioni, questi insoliti esempi mostravano comunque un chiaro collegamento tra l´energia rilasciata nell´emissione di raggi X e quella contenuta dell´emissione di getti. Era comunque chiaro che la proporzione era diversa da quella dei buchi neri "normali". Man mano che si identificavano altre eccezioni, è cominciato a emergere che c´erano due gruppi di motori di buchi neri che funzionavano in modo leggermente diverso. Il nuovo lavoro dei ricercatori olandesi si basa su studi condotti dall´astronomo Michael Coriat, dell´Università di Southampton, che ha trovato un buco nero che sembrava passare tra due tipi di connessione raggiX/getti, a seconda della brillantezza. Questo suggeriva che i buchi neri non necessariamente provengono da due diversi "motori", ma che ogni buco nero può funzionare in due modi diversi con lo stesso motore. Hanno usato osservazioni a raggi X dell´Osservatorio a raggi X Chandra e radio osservazioni dell´Evla (Expanded Very Large Array) nel Nuovo Messico per osservare i due sistemi di buchi neri più da vicino. Eva Ratti commenta: "Abbiamo scoperto che anche questi due buchi neri potrebbero "cambiare marcia", dimostrando così che questa non è una proprietà eccezionale di un particolare buco nero. Il nostro lavoro suggerisce che la possibilità di cambiare marcia potrebbe essere una caratteristica comune a tutti i buchi neri. Abbiamo anche scoperto che il passaggio da una marcia all´altra avviene a una simile luminosità dei raggi X per tutti e tre i buchi neri." Per maggiori informazioni, visitare: Royal Astronomical Society (Ras): http://www.Ras.org.uk/    
   
 

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