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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2012
 
   
  AGRICOLTURA: ELIMINATI SPERPERO E CASTA ORTOFRUTTICOLO CONSORZIO VALLE PESCARA,VERA GUERRA AL DISSESTO

 
   
   Pescara - "Visto che gli esponenti regionali del Pd Sclocco e Ruffini mi chiedono di intervenire sull´operazione da loro definita salva poltrone vorrei che gli stessi prendessero nota di quanto è stato fatto". E´ quanto ha dichiarato ieri l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo in merito alla situazione della società consortile La Valle della Pescara. "Il numero dei componenti del Cda - aggiunge Febbo - con l´avvento della Giunta Chiodi è passato da ben 9 membri a 5, mentre il compenso annuo del presidente è stato ridotto del 40%, è passato cioè da 30 mila euro lordi a 18 mila. Il compenso del Presidente del collegio sindacale è stato ridotto di oltre il 60% ed è passato da 17.352 euro a 7.500 euro così come quello degli altri componenti del collegio sindacale che è sceso da 11.568 euro lordi a 4.000 euro. Come se non bastasse ai componenti del Cda a cui spettava un gettone di presenza di 150 euro è stato ridotto del 50% portandolo a 100 euro. I costi della cosiddetta casta nel 2008 ammontavano a 116.420 euro mentre nel 2011 sono scesi di oltre il 55% arrivando a 55.630 euro. Così come sono stati analizzati dettagliatamente tutti i costi (indiretti della politica) che vedono l? annullamento di servizi di controllo e di altre prestazioni per oltre 163 mila euro annui". "Per questo - aggiunge Febbo - mi sarei aspettato che lo stesso intervento che oggi reclamano fosse stato invocato anche nel 2008, quando erano al Governo regionale. Si tratta di un interessamento che avrebbe dovuto riguardare tutta la gestione deficitaria del mercato ortofrutticolo, in quegli anni, sulle cui operazioni immobiliari ci sarebbe molto da dire e da sottolineare. Infatti, a fronte di ingenti investimenti regionali di 3 milioni di euro per l´acquisto di una porzione della palazzina da parte dell´Arssa, la stessa risultava ancora ipotecata rispetto all´ingente finanziamento di oltre 10 milioni di euro che negli anni di governo del centrosinistra è stato rimodulato (perché il Consorzio aveva difficoltà nel pagare le rate) con una maxi rata finale, con scadenza luglio 2010, di oltre 4 milioni e 200 mila euro (come chi sarebbe stato in grado di pagare in un´unica rata un importo così elevato?). La mancata cancellazione dell´ipoteca nei modi e nei termini di legge ha causato peraltro un ritardo sulla possibilità di utilizzare la superficie coperta dello stabile per l´installazione di pannelli fotovoltaici, non permettendo un notevole introito che sarebbe servito a risolvere almeno parzialmente le problematiche finanziarie. Io e l´attuale Cda, ci stiamo preoccupando di risolvere questi enormi problemi di natura economica - finanziaria per scongiurare l´apertura di procedure concorsuali che vedrebbero vanificare una proprietà immobiliare di oltre 25/27 milioni di euro su cui magari ci sono già intenti speculativi. Altro che guerra delle poltrone, ma qui è guerra per la sopravvivenza del Consorzio". "Per cui - rimarca Febbo - c? è la massima attenzione da parte di questo Assessorato, e dell? intero Governo regionale, nel seguire la gestione del Consorzio poiché essa non solo rientra tra le sue attività principali ma riveste un ruolo prezioso ed irrinunciabile nell? attività di calmierazione del mercato ortofrutticolo, a cui oltre 6 mila aziende agricole si possono rivolgere per la vendita diretta dei loro prodotti. Ai rappresentanti del Pd dico che dovrebbero utilizzare meglio le informazioni a loro disposizione evitando di predicare bene (quando sono all´opposizione) e razzolare male (quando sono al governo)".  
   
 

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