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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2012
 
   
  FVG AL CENTRO STRATEGIE MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA

 
   
  Trieste, 13 giugno 2012 - Non solo all´incrocio tra il Corridoio Mediterraneo e quello Baltico Adriatico (cioè tra due dei maggiori assi di trasporto che l´Unione europea si appresta a varare adottando l´iniziativa "The Connecting Europe Facility", che rappresenterà l´ossatura finanziaria delle Reti transeuropee dei trasporti 2014-2021) ma il Friuli Venezia Giulia è anche al centro degli interessi delle tre grandi "strategie" definite o in via di definizione da parte della Ue per la cooperazione territoriale comunitaria nel Sud-est dell´Europa. In questa parte d´Europa, come ieri è stato evidenziato nel corso del seminario di ieri promosso a Trieste d´intesa tra Commissione europea, ministero italiano degli Affari esteri e Regione Friuli Venezia Giulia - con la partecipazione degli assessori alle Relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, ed alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi - con la creazione delle macroregioni Baltica, di quella Danubiana e di quella Adriatico-ionica , "naturale prosecuzione proprio della direttrice ferroviaria baltico-adriatica", ha osservato lo stesso De Anna, il Friuli Venezia Giulia viene ad assumere una rilevanza strategica nell´Europa a 27 e nelle prospettive di allargamento verso l´area balcanica. La grande "regione" adriatico-ionica, che riguarderà 8 Paesi, di cui tre già partner Ue (Italia, Slovenia e Grecia), e per la parte nazionale tutte le regioni italiane bagnate da questi due mari (dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia) risulterà dunque fondamentale per il Friuli Venezia Giulia e per il suo sviluppo, per tanti versi legato all´economia del mare ed a nuove politiche marittime. Come indicato dall´assessore De Anna e dal direttore Ue per gli Affari marittimi Monique Pariat, la nuova macroregione (il "lancio ufficiale" di questa strategia è prevista per il prossimo novembre) avrà tra le sue priorità la crescita e l´occupazione, la protezione ambientale, un´attività di pesca "responsabile e sostenibile", lo sviluppo della cosiddetta "blue growth", cioè turismo, ricerca ed innovazione in campo marittimo, nonché l´incremento di un trasporto via mare adeguato agli standard europei. Controlli e sicurezza diventano quindi fattori di competitività anche per i porti dell´Adriatico e per gli scali del Friuli Venezia Giulia, ha osservato Riccardi, che ha indicato nella macroregione Adriatico-ionica "un´opportunità che va colta e che per la nostra regione va indirizzata e proiettata verso l´Europa centrale". Oggi la seconda giornata del seminario vedrà gli interventi del presidente della Regione Renzo Tondo, del sottosegretario agli Esteri Marta Dassù, del presidente del Molise Michele Iorio e del vicepresidente dell´Abruzzo Alfredo Castiglione, del viceministro agli Esteri della Croazia Josko Klisovic e del sottosegretario di Stato sloveno agli Esteri Igor Sencar, mentre il commissario europeo per le Politiche marittime, Maria Damanaki, interverrà in videoconferenza.  
   
 

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