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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Giugno 2012 |
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UNIONCAMERE NAZIONALE: FERRUCCIO DARDANELLO CONFERMATO PRESIDENTE PER IL TRIENNIO 2012-2015 OBIETTIVO BUROCRAZIA A IMPATTO ZERO PER LE IMPRESE
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Torino, 14 giugno 2012 - Ferruccio Dardanello è stato confermato ieri mattina presidente di Unioncamere - l’ente pubblico che rappresenta le Camere di commercio italiane - per il triennio 2012-2015. È quanto ha disposto il Consiglio generale dell’Unione che ha provveduto all’elezione del suo vertice, rinnovando la fiducia nell’attuale presidente, in carica da giugno 2009. “Ringrazio tutti i colleghi che hanno creduto in me in questi anni e che vogliono oggi condividere la sfida di dare un aiuto concreto al rilancio delle nostre imprese - ha commentato il presidente Dardanello -. Abbiamo di fronte una grande scommessa: essere ancora di più e meglio l’istituzione di riferimento di tutte le imprese, a livello nazionale e locale. E proprio perché siamo un pezzo di pubblica amministrazione ma siamo anche espressione del sistema produttivo, dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie per fare in modo che la burocrazia sia a impatto zero sui nostri imprenditori. Gli strumenti, il know how e le capacità per farlo li abbiamo. Se riusciamo nell’opera di far dialogare le pubbliche amministrazioni con le quali le imprese si interfacciano, di razionalizzare i procedimenti a cui esse sono sottoposte, di dare risposta in tempi ragionevoli alla legittima domanda di giustizia attraverso la mediazione civile e commerciale, di unificare i punti di accesso alla Pa rendendo finalmente operativo lo sportello unico per le attività produttive, avremo raggiunto lo straordinario obiettivo di azzerare l’enorme costo della burocrazia che oggi grava sulle nostre imprese. E di liberare così energie e risorse da destinare alle attività produttive”. Le priorità per il prossimo triennio - Intensificare l’impegno per migliorare il contesto operativo delle imprese attraverso la semplificazione, la realizzazione di infrastrutture, la promozione della legalità. Lo strumento cardine dell’azione di semplificazione delle Camere di commercio resta la continua valorizzazione del Registro delle imprese e delle procedure per la Comunicazione unica, intensificando i rapporti di collaborazione con le altre pubbliche amministrazioni, le Regioni e i Comuni per perseguire la standardizzazione delle normative e delle procedure amministrative locali; con il mondo delle professioni; con le associazioni. In materia di infrastrutture, il sistema camerale si candida inoltre a offrire il proprio contributo attraverso interventi diretti di partecipazione, individuazione delle priorità, utilizzo efficiente delle reti infrastrutturali da parte delle imprese che, soprattutto in alcune aree del Paese, non sempre hanno sfruttato appieno le possibilità messe a disposizione. Promuovere l’ internazionalizzazione. Il brand “Made in Italy” non deve limitarsi a qualificare le merci e i servizi che varcano i confini nazionali, ma essere “riconoscibile” in tutto ciò che l’Italia crea, per sottolineare l’unicità della sua offerta in termini di prodotti, servizi ed accoglienza. Il sistema camerale lavorerà quindi ancora più intensamente per far percepire alle imprese di essere portatrici di questo grande valore. A questo scopo, le Camere di commercio investiranno sulla qualità e sull’origine del Made in Italy, promuovendo l’aggregazione tra le imprese attraverso lo strumento delle reti. Parallelamente, sarà necessario riaffermare sui territori il ruolo delle Camere di commercio quali “caselli d’entrata” delle imprese sui mercati internazionali e, al tempo stesso, contribuire a riordinare i “punti di approdo” sui mercati globali attraverso una forte valorizzazione della rete delle Camere di commercio italiane all’estero. • Migliorare l’accesso al credito. Dall’inizio della crisi, il sistema camerale ha posto la massima attenzione al problema dell’accesso al credito, investendo risorse straordinarie per rafforzare i Confidi, aumentare le garanzie, potenziare gli strumenti di microcredito. È un percorso da continuare a seguire, affiancandolo però ad un rafforzamento della collaborazione con gli altri sistemi camerali europei e promuovendo iniziative dirette a: 1. Estendere gli accordi di collaborazione con le istituzioni e con il sistema bancario; 2. Monitorare il fenomeno del credit crunch e dei ritardi di pagamento, con particolare attenzione alle conseguenze in termini di espansione dell’economia criminale; 3. Puntare sul rafforzamento del merito di credito delle imprese promuovendo aggregazioni dei confidi; 4. Valutare l’ipotesi di iniziative dirette del sistema camerale analoghe a quelle già sperimentate, attraverso il meccanismo delle Sgr e delle altre forme finanziarie di intervento. • Sostenere le politiche per l’occupazione, favorendo l’imprenditorialità, il dialogo scuola-impresa e l’innovazione • Investire nella qualità e nella tracciabilità delle filiere e produzioni e nelle regole necessarie per tutelarle. La battaglia del sistema camerale italiano a favore dell’introduzione di una legislazione europea sul Made in è la testimonianza di un impegno che deve crescere ancora. Essere parte dei processi decisionali europei è quindi un obiettivo da perseguire rafforzando le alleanze con i sistemi camerali pubblici allo scopo di affermare un ruolo più incisivo del sistema camerale nella fase di programmazione ed attuazione delle politiche europee, ad iniziare da quelle di coesione. • Valorizzare i tesori del territorio, rinforzando i legami tra turismo, cultura e saperi tradizionali. Ciò significa adottare un approccio integrato che ha nel turismo di qualità la chiave di volta per attivare e valorizzare le risorse del nostro Paese. A questo scopo, il sistema camerale si candida a realizzare la rete degli Sportelli del turista che il Governo aveva annunciato di voler realizzare. Curriculum vitae Ferruccio Dardanello - Nato a Mondovì (Cuneo), sposato e padre di una figlia, laureato in Scienze Politiche, Dardanello ha una storia importante nel mondo associativo e istituzionale. È Presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere del Piemonte. Commerciante, è Presidente dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Cuneo. Unioncamere Nazionale - Unioncamere, l´Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, è un ente pubblico che rappresenta gli interessi delle Camere di commercio e degli altri organismi del sistema camerale italiano. Fondata nel 1901, realizza e gestisce servizi e attività di interesse delle Camere di commercio e delle categorie economiche, coordinando le iniziative del Sistema attraverso direttive e indirizzi agli organismi che ne fanno parte. Per l’esercizio delle funzioni e dei compiti affidati dalla legge agli enti camerali, Unioncamere stipula con le amministrazioni centrali dello Stato, enti pubblici nazionali o locale, accordi di programma, intese e convenzioni promuovendo e sostenendo il raccordo del Sistema camerale con le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei lavoratori. A livello europeo assicura la rappresentanza delle Camere di commercio italiane in seno a Eurochambres, l’associazione che riunisce i sistemi camerali d’Europa. La rete del Sistema camerale è composta da: 105 Camere di commercio, 1 Unione italiana, 19 Unioni regionali, 16 Società di sistema, 66 Camere arbitrali, 103 Camere di conciliazione, 21 Laboratori chimico-merceologici, 38 Borse merci e Sale di contrattazione, 146 sedi distaccate per l’erogazione di servizi sul territorio, 144 Aziende speciali per la gestione di servizi promozionali e infrastrutture, 607 partecipazioni con altri soggetti pubblici e privati in infrastrutture, 9 Centri per il commercio estero, 65 Eurosportelli, 74 Camere di commercio italiane all’estero, 32 Camere di commercio italo-estere. |
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