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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Giugno 2012 |
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IL FRECCIAROSSA SI PAGA DA SÉ, LE REGIONI ACQUISTANO I SERVIZI DEL TRASPORTO LOCALE
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Roma, 14 giugno 2012 - Le polemiche di questi giorni sul perché si trovi il denaro per pagare i Frecciarossa e non quello per i treni locali affondano le radici in tempi lontani, quando lo Stato dava soldi a pie’ di lista all’Ente Ferrovie dello Stato. Da qualche anno non è più così: le Fs sono una Spa e, per il trasporto locale, stipulano con le Regioni contratti, che obbligano le parti. Le Regioni ricevono in Finanziaria i soldi dallo Stato per comprare il servizio ferroviario. Più soldi hanno e più comprano servizio e di qualità. Si chiamano “servizi universali”. Trenitalia (e domani chiunque vincerà le gare) offre il servizio che le viene acquistato: né più (pena i conti in perdita) né meno (verrebbero comminate penali). Sono le Regioni allora a decidere quantità di servizio, tariffe, orari, tipi di treni, stazioni servite, biglietterie. Ovunque nel mondo funziona così. Non si tratta quindi per Trenitalia di “trovare i soldi”: i soldi sono quelli che le Regioni si sono impegnate a pagare alla firma del contratto in cambio del servizio che Trenitalia si impegna a svolgere. Facile adesso leggere i dati: le Regioni e i pendolari pagano complessivamente a Trenitalia 10,8 centesimi a passeggero-chilometro (l’unità di misura usata in ferrovie) che vanno paragonati a quanto nelle stesse Regioni incassa il trasporto su gomma (17,2 centesimi), a quanto le imprese incassano per i treni regionali in Germania (20 centesimi), in Francia (22 centesimi) e in Inghilterra (dai 19 ai 35 centesimi) per avere idea di come si «trovano» appunto questi soldi e della differenza importante di ricavi che ne consegue. I Frecciarossa, invece, sono treni che dallo Stato non ricevono un euro, e si sostentano con la vendita dei biglietti. E’ Trenitalia a decidere se alzare o abbassare i prezzi, dove far fermare i treni, a che ora farli passare, che treni mettere, eccetera, perché sono treni a mercato e seguono la domanda e l’offerta, oltre che la concorrenza. La certezza dei fondi è fondamentale per chiunque venda un prodotto o un servizio. Nel caso del trasporto ferroviario regionale, lo è ancor di più in vista delle gare e della possibilità che all’operatore storico se ne sostituisca uno a capitale privato o pubblico di un altro Paese. Non è un caso che tutti i media nazionali e locali abbiano riportato le dichiarazioni dell’ad di Ntv che ci limitiamo a riportare: “Se le gare non prevedranno fondi non parteciperemo” (Carlino, Nazione, 12 giugno, pag. 24). |
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