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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Giugno 2012
 
   
  PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO. I PRIMI DATI 2012 SULLE RICHIESTE DI AIUTO

 
   
  Venezia - Il volume degli aiuti finora richiesti in risposta ai Bandi del 2012 del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, finanziati con i fondi europei Feasr, ammonta a oltre 173 milioni, per un totale di quasi 8 mila domande. “Si tratta di dati ancora provvisori – commenta l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – dal momento che per alcune importanti misure non sono ancora scaduti i termini, ma che danno già il segno della volontà di ammodernamento delle imprese, le cui iniziative trascinano le richieste assieme alle indennità compensative per la montagna”. Per quanto riguarda l’insieme di misure dedicate alla competitività del settore agricolo, la richiesta di aiuto complessiva è stata di 119 milioni 158 mila euro, a fronte di 2.566 domande pervenute. La misura che ha fatto registrare i maggiori riscontri è stata la 121, dedicata all’ammodernamento delle aziende: qui l’aiuto richiesto è stato di oltre 71 milioni di euro, a fronte di un importo a bando di 32 milioni. Rimane alto anche l’interesse per il “pacchetto giovani”, l’insieme integrato di misure del Psr finalizzato a favorire l’insediamento di nuovi agricoltori: le richieste di attivazione del pacchetto sono state 363, per un totale di oltre 35 milioni di euro di aiuto richiesto. Dopo le istruttorie, sono stati finanziati 240 pacchetti giovani, di cui 83 nelle zone montane, per oltre 32 milioni di euro di contributo. Quasi esaurite le risorse per le indennità a favore degli agricoltori delle zone montane, misura che fa parte del cosiddetto secondo asse, finalizzato al miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. Le domande pervenute sono state 2.614, per un aiuto richiesto complessivo di 13 milioni 847 mila euro, su un importo a bando di 14 milioni. Sono state 2.475, invece, le richieste finora arrivate per i pagamenti agroambientali. Si tratta di un insieme articolato di sette sottomisure per le quali è stato richiesto un aiuto annuo totale di 11 milioni 845mila euro. Tra le misure di carattere ambientale sono ancora aperti i termini per il sostegno agli investimenti non produttivi (recupero spazi aperti montani, siepi e boschetti, strutture per osservazione e diffusione della fauna, zone di fitodepurazione) e quelli di imboschimento su terreni agricoli e non agricoli e per l’impiego di sistemi silvoarabili. Per queste ultime iniziative le domande possono essere presentate ad Avepa fino al 29 giugno.  
   
 

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