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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2012
 
   
  IL FUTURO DELL´AFGHANISTAN PREOCCUPA I DEPUTATI EUROPEI

 
   
  Strasburgo, 18 giugno 2012 - Martedì, i deputati hanno interrogato l´Alto rappresentante agli Affari esteri Catherine Ashton sui risultati della strategia dell´Ue in Afghanistan. Le truppe della Nato dovrebbero restare fino al 2014, ma i deputati si chiedono se non sia già venuto il momento di ritirarsi. Corruzione, povertà e Talebani, i temi affrontati. La Ashton ha preferito esprimersi sui traguardi raggiunti. "Quando le truppe della Nato lasceranno l´Afghanistan nel 2014, il paese sarà in grado di autogestirsi in maniera pacifica? Non mi sembra" si è espresso con preoccupazione il deputato olandese di centro sinistra Thijs Berman, presidente della delegazione dell´Ue in Afghanistan. Le sue preoccupazioni sono condivise dalla deputata finlandese di centro destra Eija-riitta Korhola. "Solo il 20% degli aiuti inviati dall´Ue hanno un impatto sulle persone che hanno veramente bisogno. Bisogna ripensare il sistema degli aiuti internazionali, eliminare la cultura delle droghe ed investire maggiormente nella formazione della polizia e dell´esercito". Senza farsi illusioni, la deputata aggiunto: "La situazione è grave e continua a peggiorare". Quali progressi? Per la deputata liberale rumena Norica Nicolai, "i miglioramenti ci sono stati, ma non sono certa che siano abbastanza per considerare l´Afghanistan un paese stabile e democratico". Catherine Ashton ha avuto un approccio più ottimista. Ha sottolineato i miglioramenti della sistema sanitario, della mortalità infantile, della scolarizzazione delle giovani ragazze. "Il nostro obiettivo può sembrare difficile alle volte" ha riconosciuto la Ashton, "ma bisogna continuare a spingere il governo afgano nella giusta direzione utilizzando in maniera corretta le nostre risorse".  
   
 

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