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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2012
 
   
  I DEPUTATI EUROPEI SIGLANO UN ACCORDO PER L´EFFICIENZA ENERGETICA

 
   
   Strasburgo, 18 giugno 2012 – Dopo mesi di negoziati, un accordo provvisorio sulla proposta di direttiva sull´efficienza energetica è stato siglato Giovedi. La direttiva impone agli Stati membri di porsi obiettivi nazionali di risparmiare energia in modi specifici, come la ristrutturazione degli edifici e che preveda l´entità dei risparmi energetici da conseguire. Claude Turmes (Verdi / Ale, Lu), che ha condotto le trattative, ha dichiarato: "Questo accordo darà una spinta all´economia europea e contribuirà a realizzare la nostra sicurezza energetica e gli obiettivi climatici. La nuova legislazione sull´efficienza energetica prevede misure vincolanti, che saranno un modo significativo verso il superamento del divario attuale dei paesi dell´Unione europea di rispettare l´impegno di ridurre il consumo energetico del 20% entro il 2020. La normativa prevede una serie di misure fondamentali che si traducono in un risparmio energetico concreti ". Obiettivi comunitari e nazionali - La direttiva stabilisce misure comuni per garantire che l´Unione europea raggiunga il suo obiettivo principale di utilizzo di energia del 20% in meno entro il 2020. Ciascuno Stato membro dovrebbe impostare il proprio obiettivo e presentare un piano nazionale di azione per l´efficienza ogni tre anni, nel 2014, 2017 e 2020. La Commissione europea dovrà valutare, entro giugno 2014, i progressi compiuti. Ristrutturazione degli edifici - La direttiva impone agli Stati membri per rinnovare il 3% della superficie totale di "edifici riscaldati e / o raffreddato possedute ed occupate dal loro governo centrale" (servizi amministrativi le cui competenze coprono l´intero territorio di uno Stato membro). Ciò si applica agli edifici con un "metratura utile totale" di oltre 500 m², ea partire da luglio 2015, di oltre 250 m². Tuttavia gli Stati membri sarebbe anche in grado di utilizzare mezzi alternativi per raggiungere un risparmio energetico equivalente, ad esempio completa ristrutturazione. Sistemi di efficienza energetica per le utility - Le imprese energetiche di cui la direttiva avrebbero dovuto ottenere una "cumulativa degli usi finali obiettivo di risparmio energia" entro il 2020. Questo obiettivo dovrebbe essere almeno equivalente a realizzare nuovi risparmi ogni anno a partire dal 2014 al 2020, del 1,5% delle vendite annuali di energia ai clienti finali, in volume, e la media degli ultimi tre anni prima che la direttiva abbia effetto. Le vendite di energia utilizzata nei trasporti potrebbero avere diverse alternative per conseguire risparmi energetici equivalenti a quanto è consentito, a condizione che venga mantenuta l´equivalenza. Inoltre, gli Stati membri hanno la facoltà di escludere le vendite di energia utilizzata in talune attività industriali dai calcoli di consumo energetico, a condizione che la somma di queste esenzioni, e risparmio energetico con un effetto continuo risultante da azioni individuali già in vigore dal dicembre 2008, non insieme rappresentano oltre il 25% del target totale nazionale di risparmio energetico. I negoziatori del Parlamento assicurato che l´articolo sulle esenzioni devono essere esaminati dalla Commissione europea nel 2016, al fine di renderlo più ambizioso. Diagnosi energetiche - Tutte le grandi imprese sarebbero tenuti a sottoporsi a un audit energetico. Questi controlli dovrebbero iniziare entro tre anni dall´entrata della direttiva in vigore e deve essere effettuata ogni quattro anni, da esperti qualificati e accreditati. Promuovere l´efficienza in riscaldamento e raffreddamento - Gli Stati membri dovranno effettuare e notificare alla Commissione una "valutazione globale", entro il dicembre 2015, delle possibilità di applicazione di cogenerazione ad alto rendimento e il teleriscaldamento e raffreddamento efficienti. Ai fini della presente valutazione, gli Stati membri dovranno effettuare una analisi costi-benefici - una proposta introdotta dai deputati - il loro territorio in base alle condizioni climatiche, di fattibilità economica e di idoneità tecnica. Impianti specifici, come le centrali nucleari potrebbero essere esentate da queste analisi costi-benefici. Finanziamento impianti - I deputati hanno anche proposto di istituire strutture di finanziamento per misure di efficienza energetica. Gli Stati membri dovrebbero facilitare la creazione di questi impianti o l´uso di quelli esistenti. Un´idea potrebbe essere quella di elaborare un piano nazionale di efficienza energetica quali i governi centrali e le utility contribuirebbe importi uguali verso gli investimenti necessari per la ristrutturazione o per soddisfare i requisiti della direttiva. Le prossime tappe - Il testo approvato in via provvisoria, che deve ancora essere adottata oggi dal Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), sarà per la votazione comitato per l´energia, probabilmente nel mese di luglio, e poi una sessione plenaria nel mese di settembre (calendario provvisorio).  
   
 

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