IL PARLAMENTO EUROPEO SOSPENDE LA COOPERAZIONE CON IL CONSIGLIO A SEGUITO DELLA DECISIONE SU SCHENGEN
Strasburgo, 18 giugno 2012 - La Conferenza dei Presidenti (composta dai leader dei gruppi politici e dal presidente del Pe), dopo un intenso dibattito, ha deciso il 15 giugno a Strasburgo che il Parlamento europeo sospenderebbe la cooperazione con il Consiglio su cinque dossier fino al raggiungimento di un accordo sulla governance relativa a Schengen. I cinque dossier in questione sono i seguenti: emendamento sul codice delle frontiere di Schengen e la convenzione di applicazione dell´accordo di Schengen (il relatore è Georgios Papanikolaou); cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale: combattere gli attacchi contro i sistemi di informazione (la relatrice è Monika Hohlmeier); ordine europeo d´indagine (il relatore è Nuno Melo); Budget 2013 sulla sicurezza interna; Trasferimento dei dati dei passeggeri (Il relatore è Timothy Kirkhope). La Conferenza dei Presidenti ha anche stabilito di rimuovere la relazione di Carlos Coelho sul meccanismo di valutazione e monitoraggio su Schengen, oltre alla relazione di Renate Weber sulla reintroduzione dei controlli alle frontiere, dalla sessione plenaria di luglio. Martin Schulz, il Presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato: ´"È la prima volta che durante il processo legislativo, un organo co-legislatore ne escluda l´altro. L´approccio del Consiglio "Giustizia e affari interni" del 7 giugno rappresenta uno schiaffo alla democrazia parlamentare ed è inaccettabile per i rappresentanti eletti direttamente dai cittadini europei. Ecco perché la Conferenza dei Presidenti è obbligata a prendere queste misure".