TOSCANA: L’INTEGRAZIONE SI FA ANCHE DISEGNANDO I QUARTIERI IN MODO DIVERSO
Prato, 19 giugno 2012 – L’integrazione (a doppio senso) si costruisce con una migliore rete di servizi ma anche attraverso la penna dell’urbanistica, recuperando magari spazi pubblici. E l’obiettivo del progetto ‘Quartieri inclusivi’, parte del progetto della Regione Toscana per Prato e presentato il 15 giugno al polo universitario di Prato. Ad aprire il convegno è intervenuto l’assessore alle politiche sociali della Toscana, Salvatore Allocca. Nel progetto si parla di contact center multiculturali che possano trasformarsi in luogo neutro di informazione per tutte quelle persone che non hanno la capacità di orientarsi autonomamente o che non possono farlo a causa di problemi linguistici. Punti di ascolto che possono diventare anche antenne per meglio capire ed osservare. Un capitolo importante è riservato alla scuola. Servizi più vicini, ma anche più collegati tra loro. Per quanto riguarda la mancanza di spazi pubblici e di luoghi in grado di favorire l’integrazione sociale la strada indicata è quella del recupero di ambienti in disuso p degradati per farne spazi di incontro , compresa l’eventuale presa in carico, ma anche azioni progettuali sull’abitare, sia per dare sostegno a famiglie in difficoltà che per rispondere ai problemi del sovra-utilizzo o dell’utilizzo non regolare di spazi abitativi. Spazi più frequentati significano anche spazi più sicuri. Le prime azioni saranno attivite entro la fine del 2012: l’entrata a regime sarà nel 2013-2014.