Bari, 19 giugno 2012 - Di seguito la dichiarazione di Maria Campese, assessore al Contenzioso, Contratti e appalti, Affari generali e Sport: “L’aver sfondato il muro delle 25 mila firme segna un momento fondamentale nella corsa al legittimo riconoscimento della rappresentanza femminile nelle liste elettorali, ma la battaglia per il riequilibrio della parità di genere è ancora piena di ostacoli in quanto la proposta di riforma della legge elettorale regionale non è esaustiva rispetto all’esigenza di riscrivere tempi e modi della politica. ‘50e50’ non è una divisione numerica, né è la variante delle famigerate quote rosa: è il riconoscimento sostanziale di quella parte della società che per il 50 per cento è composta per l’appunto di donne. I partiti che hanno aderito alla campagna referendaria del comitato ‘50/50 dovrebbero ora interrogarsi sul reale significato del fare politica e creare le condizioni, sociali e culturali, affinché le donne – oggi strette tra lavoro (chi ce l’ha), famiglia e lavoro di cura – non siano più considerate un riempitivo ma possano liberamente e concretamente contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente”.