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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
 
   
  PUGLIA: CONGRESSO DEI CAVATORI: "AMBIENTE, SVILUPPO, EXPORT PER IL SETTORE"

 
   
  Bari, 19 giugno 2012 - La vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato il 15 giugno alla giornata inaugurale del primo congresso nazionale dei cavatori, che si è tenuto a Bari presso la Camera di Commercio. “Si tratta – ha spiegato la Capone – di un settore ad alto valore aggiunto, che vede ben 325 aziende operanti in Puglia, delle quali il 94% con sede e quindi domicilio fiscale in Puglia”. “E’ un settore antico, dove però la professionalità e la tradizione vanno sempre più a braccetto con la ricerca, il riciclo del materiale e l’export “, ha continuato. Infatti le innovazioni dei metodi produttivi vanno di pari passo con le nuovo modalità di riciclo degli scarti, con la necessità di tutelare l’ambiente durante e dopo il ciclo produttivo e con l’alta propensione all’export in tutto il mondo. Particolare la concentrazione di cave in alcuni comuni del Foggiano, della Bat e della province di Lecce e Taranto: ma il settore ha risentito della crisi, registrando una diminuzione del fatturato nel 2009 e nel 2010. In Puglia si scava soprattutto calcare e similari. L’asia è il principale mercato estero, soprattutto per il materiale da taglio diretto in Cina. “Il futuro del settore – afferma la Capone – deve essere compatibile con le esigenze del paesaggio e dell’ambiente. Per questo è stata introdotta una tariffa sui metri cubi estratti, in modo da poter predisporre dei piani di recupero ambientali indispensabili per la crescita del settore e per la corretta valorizzazione del territorio. La tariffa risponde all’esigenza di regolare il settore e di procedere alla tutela dell’ambiente. Ecco perché introdurremo una nuova legge che disciplini le attività estrattive per pianificare e programmare l’attività estrattiva in coerenza con altri strumenti di pianificazione del territorio, per contemperare l’interesse pubblico all’utilizzo, per promuovere lo sviluppo sostenibile nell’industria estrattiva, per programmare e favorire il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di escavazione dismesse, incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico, incentivare il reimpiego, il riutilizzo ed il recupero dei materiali derivanti dall’attività estrattiva”.  
   
 

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