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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Febbraio 2007
 
   
  FILIERA CARTA, EDITORIA, STAMPA E TRASFORMAZIONE - MOTTA (AIE): “OBIETTIVO PRIMARIO È COMUNQUE ALLARGARE LA BASE DELLA LETTURA IN ITALIA. L’INDUSTRIA DI PRODUZIONE DEI CONTENUTI CONTRIBUISCE A UN TERZO DEL FATTURATO COMPLESSIVO DELLA FILIERA”

 
   
  Milano, 7 febbraio 2007 - “L’obiettivo primario resta per noi quello di allargare la base della lettura in Italia”. Non ha dubbi il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Federico Motta in occasione della presentazione della prima indagine economica sulla filiera della “Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione”, avvenuta oggi, 6 febbraio, a Milano. “Le dimensioni ristrette che presenta il mercato domestico del libro ricadono infatti su tutta la filiera: nel 2006 su circa 55 milioni di italiani con più di 6 anni di età solamente il 44,1%, in base all’Istat, ha dichiarato di aver letto “almeno un libro non scolastico nei dodici mesi precedenti”. Parliamo di circa un 2% in più del 2005 (l’anno precedente questo valore era del 42,3%) ma è ancora troppo poco. L’allargamento della base di lettura rappresenta per noi la condizione centrale per lo sviluppo e la crescita di tutta la filiera. Più lettori vuol dire, banalmente, più libri stampati. Vuol dire una crescita del valore e del peso di tutte le componenti della filiera. E questo credo valga per tutte le imprese che producono contenuti (libri, stampa quotidiana e periodica, specializzata e non) che con 13,878 miliardi di euro contribuiscono, come evidenziato dalla ricerca, a circa un terzo (il 32,9%) del fatturato complessivo della filiera della carta e stampa. E il dato sale al 35% se ci riferiamo al consumo interno”. “Se si ritiene – come noi pensiamo, ha concluso – che l’editoria sia una carta da giocare per la nostra competitività internazionale, si devono sostenere inoltre l’innovazione tecnologica ed editoriale, attraverso misure coerenti ed efficaci. Devono essere affrontati i nodi delle piccole dimensioni e delle “economie di cooperazione”, favorendo forme di collaborazione che consentano di affrontare tre temi chiave per le imprese: la ricerca e sviluppo, il capitale umano e l’internazionalizzazione”. .  
   
 

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