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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
 
   
  PIEMONTE: SERVIZIO CON AUTOBUS SULLE FERROVIE A BASSA FREQUENTAZIONE

 
   
  Torino, 19 giugno 2012 - Dal 17 giugno all’8 dicembre 2012 viene effettuato, come deciso dalla Giunta regionale, il servizio ferroviario sostitutivo mediante autobus sulle seguenti linee: Savigliano-saluzzo-cuneo, Mondovì-cuneo, Alessandria-ovada, Ceva-ormea, Asti-castagnole-alba, Alessandria-castagnole, Santhià-arona, Novi-tortona, Asti-chivasso. Sono tratte a bassa frequentazione, sospese già nei periodi estivi o già chiuse al traffico per problemi infrastrutturali. In questo canone rientrano anche la Pinerolo-torre Pellice e la Bra-ceva, di competenza dell’Agenzia per la mobilità metropolitana, che assumerà i propri atti amministrativi. Sulle linee Novara-varallo Sesia e Vercelli-casale Monferrato viene invece attuato un servizio ferroviario sperimentale a fronte di una riduzione di quello su gomma, in modo da ottenere un aumento delle attuali frequentazioni. Sono invece ridotte le corse sulle linee Alessandria-san Giuseppe-savona, Torino-bra, Alessandria-mortara-novara e Domodossola-novara. Inoltre, il servizio viene rimodulato il sabato e nei giorni festivi sulle linee Torino-asti-alessandria-arquata-voghera, Chivasso-novara, Chivasso-casale-alessandria, Asti-acqui, Torino-fossano-savona, Torino-fossano-cuneo, Torino-pinerolo. L’applicazione di questo programma porterà ad un risparmio su base semestrale che per il 2012 viene stimato in 11,5 milioni di euro. “Cosa dovremmo fare di diverso dal mettere bus al posto dei treni sulle tratte così evidentemente antieconomiche? Se il Governo taglia i trasferimenti alle Regioni, che cosa dovremmo fare se non agire da persone responsabili? Far finta di niente e continuare a fare assurdi debiti che alla fine sarebbero comunque i cittadini piemontesi a dover pagare?”, chiede il presidente Roberto Cota, che aggiunge: “Vorrei far notare e sottolineare che non stiamo lasciando a piedi nessuno, ma semplicemente sostituendo treni con bus”. L’assessore ai Trasporti, Barbara Bonino, rileva dal canto suo che “non ci possiamo più permettere di pagare milioni di euro per treni che viaggiano vuoti. Il nostro intervento serve proprio a fermare questo spreco pazzesco di risorse pubbliche. Le soppressioni programmate, peraltro, vengono compensate dall’introduzione dei servizi sostitutivi automobilistici, dal costo notevolmente inferiore. Garantiamo pertanto la copertura integrale del territorio e con essa il diritto alla mobilità”.  
   
 

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