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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
 
   
  FVG: DARE LAVORO AI GIOVANI E SI AVRANNO NUOVE FAMIGLIE

 
   
   Pordenone, 19 giugno 2012 - Natalità, famiglia, invecchiamento della popolazione sono correlati con i temi del lavoro e del pensionamento, sviluppati a livello nazionale ed europeo a volte senza troppo riflettere sugli effetti collaterali delle politiche messe in campo. Così l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, ha sottolineato la valenza delle scelte fatte dalle istituzioni dagli anni ´60 in poi, nel suo intervento alla tavola rotonda su "Famiglia e natalità, motori primari per il rilancio dell´imprenditoria nel Nordest", che ha avuto luogo ieri a Pordenone nella Casa della Madonna Pellegrina. L´assessore ha rilevato come, per molto tempo, in questo Paese sono state portate avanti, peraltro giustamente, politiche sanitarie ed assistenziali mirate all´allungamento della vita, mentre per contro si sosteneva il fenomeno delle pensioni baby, un processo a cui si è posto fine drasticamente arrivando a portare ai 70-75 anni il pensionamento di docenti universitari, avvocati, notai ed altri. "Categorie professionali che, per mensili e liquidazioni maturate - ha notato - potevano tranquillamente entrare in quiescenza prima, lasciando così il posto ai giovani che invece entrano sempre più tardi nel mondo del lavoro". Un ritardo, ha detto, che influisce anche sulla nascita di nuove famiglie e, di conseguenza, dei figli, specie in un Paese in cui i servizi alla maternità ed alla paternità non sono certo di livello elevato come avviene, ad esempio, in Francia. L´assessore ha quindi ricordato che l´Italia è il secondo Paese europeo per imprenditoria femminile a partita Iva (il 16 per cento delle lavoratrici italiane è autonoma o imprenditrice, contro una media europea del 10 per cento) e che se ne parla per il basso numero donne occupate associato ad un basso tasso di natalità, "ma forse - ha rilevato - le donne lavorano in nero, e non fanno figli perché non hanno accesso ai servizi che sono comunque garantiti alle altre". Federica Seganti ha quindi ricordato che il Friuli Venezia Giulia è stato tra le prime regioni italiane a dare contributi alla maternità alla fine degli anni novanta con una norma che è stata poi ripresa a livello nazionale. L´assessore ha accennato anche all´influenza positiva della legge Biagi per il riconoscimento del diritto all´accudimento e per la nascita dei primi asili aziendali, serviti in certe circostanze a sostituire le reti sociali di parenti amici e genitori, ancora così fondamentali nell´affiancare i genitori che lavorano. Per Seganti altri temi correlati al tempo da dedicare ai figli ed alla famiglia, come quello delle aperture domenicali, vanno invece valutati dal punto di vista economico e delle categorie coinvolte. Nel caso specifico, ad esempio, l´assessore è d´accordo con l´apertura dei supermercati, mentre ritiene inutile quella dei megastore destinati al voluttuario "dal momento che tra l´altro i consumi sono in calo". Alcuni strumenti normativi come la Lr sui giovani, formulata per dare, se non certezze, le garanzie necessarie al consolidamento della loro vita lavorativa e sociale, e quella per garantire la cassa integrazione ad artigiani (90 mila le imprese attive in regione, di cui 30 mila artigiane) e loro collaboratori colpiti dalla crisi, sono stati due momenti di un´azione politico - amministrativa mirata al sostegno delle giovani generazioni. "Resta - ha ribadito l´assessore - la necessità di risolvere il problema dell´occupazione giovanile arrivando ad un equilibrio funzionale tra chi il posto di lavoro lo cerca e chi lo lascia". Anche in quest´ottica "cerchiamo di favorire il passaggio generazionale nelle aziende - ha detto - sia di padre in figlio che da imprenditore a collaboratore per rivitalizzare il nostro tessuto economico". Moderato da Gianni Vernocchi, presidente di "Etica, dignità e valori - Associazioni Stakeholders Aziende di credito onlus" l´incontro ha visto anche gli interventi del presidente di Confindustria Fvg, Alessandro Calligaris, di don Fabio Magro, della diocesi di Concordia Pordenone, e del direttore generale di Friuladria, Carlo Crosara.  
   
 

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