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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
 
   
  BOLZANO, 20 ANNI DELLA CHIUSURA DELLA VERTENZA ALTOATESINA: A VIENNA SGUARDO AL FUTURO DELLŽAUTONOMIA

 
   
  Bolzano, 20 giugno 2012 - VentŽanni fa lŽAustria consegnava la quietanza liberatoria che sanciva lŽadempimento delle misure del Pacchetto per lŽAlto Adige: nello stesso giorno e nella stessa sala in cui il Nationalrat aveva dato via libera alla chiusura della controversia internazionale tra Austria e Italia, il 19 giugno a Vienna una cerimonia ha ripercorso il cammino dellŽautonomia e anticipato i passi futuro di questo sviluppo di successo. La presidente del Nationalrat Barbara Prammer, che assieme al Ministro degli esteri Michael Spindelegger ha invitato allŽevento i protagonisti di ieri e di oggi, nel suo saluto ha definito lŽautonomia altoatesina "modello internazionale per la soluzione dei conflitti, la strada della negoziazione si è dimostrata quella giusta." Il ministro Spindelegger ha osservato che la quietanza liberatoria ha un significato particolare: "Un successo per la diplomazia austriaca nella fase preparatoria allŽOnu, nelle trattative, nella tenacia per dare attuazione alle 137 misure del Pacchetto. Ma la tenacia è stata soprattutto dei sudtirolesi." Spindelegger ha ricordato che lŽAustria nella sua funzione di tutela ha mantenuto la stessa posizione negli anni, indipendentemente dal colore del governo di Vienna: "Abbiamo imparato che buone soluzioni non vengono dallŽoggi al domani, servono negoziati, consapevolezza, convinzione della propria posizione." Oggi, ha aggiunto il ministro e vicecancelliere, lŽautonomia si è consolidata, si è aggiornata, guarda alla collaborazione in Europa. Spindelegger ha sottolineato che lŽAustria ha rapporti stretti e amichevoli con lŽItalia, "siamo orgogliosi che questo sostegno ai sudtirolesi non abbia mai messo in gioco i nostri rapporti con lŽItalia. Si può lavorare assieme bilateralmente quando il dialogo è aperto e franco." Il ministro degli Esteri austriaco ha ricordato che negli ultimi tre anni ha sempre trovato la comprensione anche dei ministri Franco Frattini e Giulio Terzi: "Mettere i problemi sul tavolo e cercare una soluzione è la strada anche per il futuro", ha detto Spindelegger. LŽalto Adige, ha concluso, resta centrale nella politica estera austriaca che mantiene la sua funzione di tutela nei confronti delle minoranze. E infine il futuro: "Oggi guardiamo allŽEuropa, il confine non è più visibile, la cooperazione nellŽEuregio e a Bruxelles conferma come le Regioni possono lavorare assieme nellŽUe." Il presidente Durnwalder ha premesso che "siamo qui per dire grazie a tutti coloro che ci hanno portato fino a questo punto del cammino dellŽautonomia". Ha citato Magnago, Benedikter, Riz, Berloffa, due in particolare tra gli austriaci: il cancelliere Kreisky e il ministro Mock. I vantaggi del secondo statuto, ha ricordato, "sono stati fondamentali, ci hanno permesso di poter fare una politica adeguata perr la nostra terra. Un Alto Adige in sofferenza è diventato una provincia moderna e con un certo benessere. Ora dobbiamo confermare il livello raggiunto, assicurare anche in futuro ai cittadini un lavoro, una casa, i servizi necessari e di qualità." Secondo Durnwalder la vertenza non chiude la storia dellŽautonomia, è un libro che avrà ancora molti capitoli, quelli che dovranno interpretare la realtà che cambia. "Dobbiamo riconoscere il segno dei tempi in Europa - ha ribadito il Presidente - non aver paura di aprirsi: non siamo gelosi della nostra autonomia, oggi abbiamo il compito, come zona di confine, di lavorare con le regioni a noi vicine, di unire gli Stati. Lo stiamo facendo con lŽEuregio, che abbraccia 1,8 milioni di persone." In conclusione Luis Durnwalder ha definito lŽautonomia "unŽopera di pace delle diplomazie e di politici democratici e lungimiranti: conferma che fiducia, tenacia, dialogo, rispetto portano alla pacificazione." A questo proposito il Landeshauptmann ha ringraziato anche i politici italiani, "senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere il livello di sviluppo di oggi. E grazie alla popolazione che ha sempre sostenuto questi sforzi con senso di responsabilità e saggezza." I presidenti del Trentino Lorenzo Dellai e del Tirolo Günther Platter hanno ribadito la volontà della collaborazione nellŽEuroregione nella solidarietà e senza dimenticare le radici alpine. Alla cerimonia nel Parlamento di Vienna hanno partecipato tra gli altri lŽintera Giunta provinciale, lŽambasciatore italiano a Vienna Eugenio dŽAuria, i ministri austriaci Karl Heinz Töchterle e Claudia Schmied, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, la consorte dellŽex ministro Mock, molti protagonisti di ieri e oggi della scena politica euroregionale.  
   
 

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