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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, RIFORMA DELLE AGENZIA DI RATING: SIANO REGOLATI I RATING DEL DEBITO SOVRANO

 
   
   Strasburgo, 20 giugno 2012 - E’ stato votato ieri in seno alla commissione economica e monetaria il progetto volto a disciplinare i rating del debito sovrano, ridurre la dipendenza dai rating delle agenzie e limitare le possibilità di conflitti di interesse. I deputati hanno cercato di far sì che la normativa introdurrà una maggiore responsabilità, trasparenza e indipendenza nelle attività di rating del credito, e contribuisca a migliorare la qualità dei rating emessi nell´Unione europea, migliorando in tal modo la protezione per gli utenti e gli investitori. "La crisi del debito nella zona euro ha mostrato che le agenzie di rating del credito hanno guadagnato troppa influenza, al punto di essere in grado di influenzare l´agenda politica. In risposta sono state rafforzate le norme in materia di rating del debito sovrano e conflitti di interesse", ha detto Leonardo Domenici (S & D, It), l´eurodeputato guidare la riforma in Parlamento, Rating del debito sovrano, siano regolati - Dal rating del debito sovrano a compromettere la credibilità degli Stati, e quindi i loro oneri finanziari, i deputati ritengono che sia necessario regolare la loro qualità, tempi e la frequenza. Queste valutazioni devono riflettere le caratteristiche specifiche di ciascun paese, e non dovrebbero in alcun modo modifiche avvocato politica, hanno aggiunto. I deputati hanno inserito emendamenti per richiedere ad ogni agenzia di preparare e pubblicare un calendario annuale di date per la pubblicazione dei rating sovrani, in modo da dare agli Stati il ​​tempo di prepararsi. Questo calendario dovrebbe rispettare la regola generale che i rating sovrani possono essere pubblicati solo dopo la chiusura delle attività in tutte le sedi di negoziazione stabiliti nell´Ue e almeno un´ora prima di riaprire. Merito di credito Europeo di Valutazione - I deputati hanno inoltre deciso di fare il primo passo verso lo sviluppo di una capacità di rating interno pubblico a livello europeo. Il compito di creare una valutazione indipendente del merito creditizio dell´Ue sarà affidata alle istituzioni comunitarie esistenti. Esse dovranno fornire agli investitori tutti i dati rilevanti e pubblicamente divulgati e valutazioni riguardanti il ​​debito sovrano ei principali indicatori macroeconomici. Ridurre il ricorso eccessivo a giudizi - Allo stesso tempo, dovrebbe essere ridotto l’ eccessivo affidamento a giudizi. Tutte le istituzioni finanziarie regolamentate, quali banche, assicurazioni, e gestori di fondi di investimento, sarebbe necessario per sviluppare le proprie capacità di rating propri, per consentire loro di preparare le loro valutazioni dei rischi propri e quindi non affidarsi interamente su quelle esterne. Inoltre, nessuna legge Ue sarebbe autorizzata a fare riferimento al rating a fini regolamentari, e regolamentate le istituzioni finanziarie non dovrebbe essere permesso di vendere i beni automaticamente in caso di downgrade. La responsabilità delle agenzie di rating - Le agenzie stesse sarebbero tenute a garantire che i loro voti siano imparziale, e di alta qualità. Potrebbero essere ritenute responsabili per le loro valutazioni in diritto civile, in modo che un investitore i cui interessi sono stati lesi per comprare o vendere uno strumento nominale potrebbe citare in giudizio l´agenzia di rating, se si potesse dimostrare di aver commesso degli errori metodologici o commesso altre violazioni specificate nella regolamentazione comunitaria. Le norme di diritto civile applicabili sarebbero quelle del paese di residenza dell´investitore quando il danno si è verificato. I Titoli dei mercati potrebbero verificare metodologie di rating, e le valutazioni si dovrebbero essere esposte nei numeri. Essi dovranno inoltre indicare la probabilità di default ed essere accompagnata da una motivazione. Ridurre il margine di conflitti di interesse - Per ridurre le possibilità di conflitti di interesse, all’ agenzia non sarebbe stato permesso di emettere rating sulle entità che possiedono più del 2% del suo capitale o dei diritti di voto. Inoltre, non titolare di oltre il 5% del capitale o dei diritti di voto di un´agenzia può detenere azioni in un´altra agenzia di rating. Se una tale circostanza, avrebbe dovuto essere divulgate dalle agenzie in questione. Fusioni di agenzie di rating sarebbero soggette a norme severe. Le prossime tappe - Il voto consente deputati ad avviare negoziati con gli Stati membri per elaborare un accordo tra le due parti.  
   
 

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