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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
 
   
  TERREMOTO, PROTEZIONE CIVILE LIGURE IN EMILIA ROMAGNA LE DUE REGIONI SI INCONTRANO A SAN FELICE SUL PANARO. PROFUMA DI PESTO GENOVESE LA SOLIDARIETÀ SOTTO LE TENDE

 
   
   San Felice sul Panaro (Modena). 20 Giugno 2012 - Profuma di pesto la solidarietà della Liguria ai cittadini di San Felice sul Panaro, nel Modenese, fra i centri più colpiti dal terremoto di un mese fa in Emilia Romagna. L´assessore Renata Briano, arrivata in mattinata nella cittadina in visita al campo della Protezione Civile della Regione Liguria e per incontrare i cinquanta volontari che lo hanno montato vi lavorano da subito dopo il sisma assistendo ogni giorno 400 persone, non è arrivata a San Felice sul Panaro a mani vuote. Da Genova, anzi, dalle alture di Prà, ha portato ai volontari una decina di chili di pesto. "Per non arrivare proprio a mani vuote, e per stare più vicini a questa gente anche con un prodotto che testimonia l´amore per la propria terra che accomuna noi e loro,che stanno vivendo un momento terribile", ha detto Renata Briano. A San Felice sul Panaro, 40 gradi all’ombra, Renata Briano è stata raggiunta dalla sua collega assessore alla Protezione Civile della Regione Emilia Romagna Paola Gazzolo, dal sindaco di San Felice sul Panaro Alberto Silvestri , con il vice sindaco Giovanni Giovanelli. Insieme hanno visitato il campo della Regione Liguria e la “zona rossa” del centro storico di San Felice sul Panaro. Il campo della Regione Liguria è in grado di fornire assistenza psicologica e infermieristica a di garantire ottocento pasti caldi al giorno,collaborazione con uno staff di cucina della Provincia di Piacenza. Con i rappresentanti della Protezione Civile regionale Ulderica Parodi e Francesca Battini sono presenti a San Felice sul Panaro del coordinamento dei volontari Lorenzo Arrigoni e Tonino Vaccarezza. Il modulo della Regione Liguria , con una sessantina di tende dotate di impianti ombreggianti, ospita anche-come confermano i cartelli nelle diverse lingue, dall’arabo, al giapponese, all’indù- cittadini di 17 diverse etnie, in gran parte famiglie di lavoratori immigrati dell’area, una cinquantina di bambini, molti di età inferiori all’anno. Si è registrata qui la prima nascita dopo il terremoto, la bambina di una coppia cinese. Al termine della visita gli assessori alla Protezione Civile di Liguria e Emilia Romagna, incontrando i giornalisti hanno fatto il punto della situazione. “Tornare a casa, al lavoro e a scuola al più presto è il nostro obbiettivo primario”, ha detto Paola Gazzolo, assessore alla Protezione Civile della regione Emilia Romagna. “Lo faremo entro l’estate anche grazie a siti abitativi provvisori, ma che ci dovranno accompagnare a una situazione di normalità”, “Da parte della Liguria, che ringrazia tutti della collaborazione, c’è l’impegno a rendere meno faticosa e difficile la vita in tenda, dotando nei prossimi il campo di un impianto di climatizzazione, attraverso un intervento in collaborazione con Aster del Comune di Genova”, ha detto la ligure Renata Briano. Anche due squadre di tecnici per le verifiche di agibilità degli edifici dell’area terremotata. Volontari e tecnici della Regione Liguria impegnati nell’emergenza terremoto.  
   
 

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