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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
 
   
  SI È RIUNITA AD AOSTA LA COMMISSIONE PARITETICA STATO –REGIONE

 
   
   Aosta, 20 giugno 2012 - Dopo alcune sedute a Roma, la nuova Commissione Paritetica Stato Regione, prevista dallo Statuto speciale della Valle d’Aosta, ha deciso di riunirsi in Valle d’Aosta. I 6 componenti che ne fanno parte, 3 di nomina statale e 3 di nomina regionale, si sono ritrovati, nella mattinata di venerdì 15 giugno, nella saletta delle commissioni del Consiglio regionale. Marco Cappelli, Presidente Commissione Paritetica - Venire in Valle è un piacere. Io sono di Bologna e, quindi, l’idea di venire in Valle d’Aosta, cui sono legato da tante cose, mi fa molto piacere. A parte tutto, ci sono una ragione istituzionale e una ragione, diciamo, di buona amministrazione, di modo di lavorare, in modo più solido e corretto. Quella istituzionale è il riconoscimento dell’importanza delle istituzioni, un rispetto nei loro confronti e la Commissione è contemporaneamente voce di Stato e della Regione, ma anche equidistante dalle due e quindi non c’è un centro al quale faticosamente si tende, ma ci sono incontri e luoghi in cui ci si incontra, si parla e si cerca di cooperare. Diciamo in qualche modo che è l’espressione di questa par condicio e di questa cooperazione in termini più istituzionali. Poi c’è un aspetto anche più specifico, che riguarda gli affari e le cose di cui discutiamo. Naturalmente, avere la possibilità di sfiorare, quantomeno sfiorare, anche se non conoscere perfettamente, o meglio rendersi conto direttamente delle cose, aiuta a discuterne con maggior ragion veduta e con più sensatezza, il che non guasta mai. In apertura dei lavori è intervenuto anche per un breve saluto il Presidente della Regione Augusto Rollandin. Augusto Rollandin, Presidente Regione Valle d’Aosta - Di tanto in tanto, oggi su iniziativa del collega Caveri, abbiamo la possibilità di ospitare la Commissione, e questo ci da l’opportunità di far vedere alla Commissione la nostra realtà, di illustrarla, di prendere coscienza, in un modo ancora più approfondito, di quelle che sono le nostre aspettative in merito alle richieste di norme che adeguino il sistema legislativo nazionale alla proposta che noi dobbiamo fare per ottenere lo stesso risultato o risultati attesi tenendo conto delle nostre specialità. E’ un lavoro importante, la Commissione sta lavorando molto bene, ci aspettiamo dei risultati sulla base di quelle che sono le esigenze. La Commissione paritetica è un organo consultivo cui spetta il compito di esprimersi sulle norme di attuazione dello Statuto speciale. Luciano Caveri, membro della Commissione Paritetica - Bisogna considerare la Commissione Paritetica, prevista dall’articolo 48bis dello Statuto, come un organo estremamente importante perché vara queste norme di attuazione che consentono all’autonomia speciale di essere un elemento dinamico, non una cosa che sta ferma ma una cosa che si muove in un contesto nazionale ed europeo che non è proprio brillante per la democrazia. Nella riunione di venerdì i commissari hanno deciso di portare in approvazione al Consiglio regionale e al Consiglio dei Ministri la proposta di regionalizzazione delle competenze degli Archivi di Stato e della Sovrintendenza Archivistica. Luciano Caveri, membro della Commissione Paritetica - Intanto abbiamo discusso ancora oggi, perché la parte Statale è stata quasi del tutto rinnovata nei metodi. Con la presidenza Cammelli abbiamo, per così dire, istituito, un rapporto con lo Stato ancora più proficuo di quello che è avvenuto in passato, non che in passato non si siano ottenuti i risultati, abbiamo delle norme di attuazione importanti che sono state approvate, penso al federalismo fiscale, penso alla sezione di Controllo della Corte dei Conti, mi riferisco al trasporto ferroviario purtroppo non ancora applicata, però ci sono degli argomenti che sono già transitati positivamente nella Paritetica. Oggi abbiamo varato una proposta, che andrà al parere del Consiglio regionale e poi, se tutto va bene, del Consiglio dei Ministri, che prevede la delega per regionalizzare gli archivi di Stato e la sovrintendenza archivista, due organi dello Stato che non sono mai nati in Valle e noi in questo dipendiamo purtroppo ancora da Torino.  
   
 

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