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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Giugno 2012
 
   
  RIFIUTI, ROMA CAPITALE: «DA PROVINCIA MERO ELENCO DI CAVE NON IN ESERCIZIO»

 
   
  Roma, 20 giugno 2012 - «Gli uffici del Dipartimento ambiente che si occupano delle attività tecnico-amministrative relative alla gestione dei rifiuti non hanno mai ricevuto indicazioni precise da parte della Provincia di Roma circa l’idoneità di siti dove poter collocare la discarica temporanea». È quanto dichiara Fabio Tancredi, responsabile capitolino della Direzione Gestione Territoriale Ambientale. «Lo scorso 8 giugno abbiamo ricevuto 5 cartografie – spiega Tancredi - che illustrano la collocazione di 22 aree all’interno del territorio romano. Per l’esattezza, le carte riguardano: vincoli del sistema archeologico paesaggistico ambientale; vincoli del sistema antropizzato; vincoli del sistema idrogeologico-ambientale; rete ecologica provinciale; il sistema dei vincoli». «Tra queste, la cartografia relativa al Sistema dei vincoli, peraltro non corredata da basi topografiche per l’individuazione esatta dei siti, pone in evidenza quanto sostenuto più volte da Roma Capitale, e cioè che il territorio capitolino è sottoposto ai vincoli di varia natura che lo rendono nel suo complesso inidoneo ad ospitare discariche ancorché temporanee. Insomma - ha aggiunge Tancredi la Provincia ci ha trasmesso una mera mappatura delle cave non in esercizio, senza individuare puntualmente le zone eventualmente idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento di rifiuti e, al contrario, le mappe provinciali forniscono indicazioni di siti inutilizzabili perché collocati all’interno del Gra, in aree naturali vincolate, in zone abitate. Altri siti, invece, individuano cave già risanate e quindi non idonee». «Alla luce di quanto emerso, dunque, il Dipartimento capitolino all’ambiente ha chiesto ufficialmente ai tecnici della Provincia una dettagliata relazione per ogni zona idonea individuata e, in particolare: indicazioni sulla capacità potenziale di cubatura delle zone individuate, sui vincoli puntuali esistenti e la corrispondenza con i criteri di localizzazione delle discariche di cui al paragrafo 26 del Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, con particolare riguardo ai fattori escludenti, di attenzione progettuale e preferenziali degli aspetti ambientali, idrogeologici e di difesa del suolo e territoriali». «Il Dipartimento ambiente di Roma Capitale – ha concluso Fabio Tancredi - potrà esprimere un parere tecnico solo dopo aver esaminato i documenti integrativi richiesti, tenendo presente che si tratta di adempiere al decreto legislativo 152/2006 Codice dell’Ambiente art. 197 comma 1 lettera d), che affida alle Province il compito di individuare le zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti».  
   
 

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