Viviane Reding, Vicepresidente e Commissario UE per la Giustizia, ha aperto oggi la prima riunione del gruppo di esperti sulla politica penale dell´Unione europea. Venti esperti di alto livello, esponenti del mondo accademico e professionisti, si sono incontrati per discutere e per fornire consulenza alla Commissione europea su questioni fondamentali di diritto penale europeo. Il gruppo comprende giudici, pubblici ministeri e avvocati difensori di tredici Stati membri dell´UE rappresentanti le principali tradizioni giuridiche dell´Unione.Il gruppo di esperti contribuirà a migliorare la qualità della legislazione dell´UE nel settore del diritto penale, alla luce delle nuove norme del trattato di Lisbona e della Carta dei diritti fondamentali. Il gruppo, che si riunirà due volte all´anno, è stato creato a seguito di una comunicazione pubblicata nel settembre 2011 in cui la Commissione ha esposto la strategia e i principi che intende attuare nel ricorrere al diritto penale per rafforzare l´applicazione delle sue politiche e per proteggere gli interessi dei cittadini (vedi IP/11/1049).
"L´entrata in vigore del trattato di Lisbona ha dotato l´Unione europea di mezzi molto più idonei per lottare contro la criminalità transfrontaliera attraverso l´uso del diritto penale. Vi sono comunque chiari limiti alla nostra azione, sia giuridici che dettati dalla democrazia. Il diritto penale europeo va elaborato senza perdere mai di vista i diritti fondamentali, specialmente il diritto a un processo equo, con l´approvazione del Parlamento europeo e nel rispetto dei diversi sistemi e delle diverse tradizioni giuridiche dell´UE", ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissario UE per la Giustizia. "Grazie alle preziose competenze riunite nel gruppo di esperti sul diritto penale, la Commissione europea potrà elaborare un approccio più coerente in tale settore a livello UE."Contesto -
Il diritto penale dell´UE può contribuire a garantire il rispetto della legislazione europea. Le norme per contrastare la manipolazione dei mercati finanziari con pratiche quali l´insider trading (abuso d’informazioni privilegiate) (IP/11/1218), per salvaguardare il denaro dei contribuenti dalle frodi (IP/11/644), o per proteggere l’ambiente, sono efficaci solo se fatte rispettare.
Per più di un decennio il Consiglio dei Ministri dell´UE ha elaborato norme di diritto penale per combattere più efficacemente un tipo di criminalità che è diventata sempre più internazionale e sofisticata. Ma spesso queste norme non hanno avuto una base politica coerente.Il trattato di Lisbona consente all´Unione europea di avvalersi del diritto penale per rafforzare l’applicazione delle sue norme e politiche. Tale legislazione penale europea deve ora essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, con il pieno controllo giurisdizionale della Corte di giustizia europea, e nella sua elaborazione sono chiamati a svolgere un ruolo forte anche i Parlamenti nazionali.Nell´ottica di questo nuovo panorama giuridico, nel settembre 2011 la Commissione europea ha pubblicato un documento intitolato "Verso una politica penale dell’Unione europea: garantire l’efficace attuazione delle politiche dell’Unione attraverso il diritto penale", che definisce le condizioni a cui l´Unione dovrebbe creare una politica penale dell´Unione coerente e coesa.Istituendo oggi questo gruppo di esperti, la Commissione concretizza il suo annuncio del settembre scorso. Il 21 febbraio 2012, ha adottato una decisione di istituzione del gruppo, che ha tenuto la sua prima riunione oggi a Bruxelles.
La composizione del gruppo mira a garantire conoscenze specialistiche elevate e, per quanto possibile, un corretto equilibrio a livello di competenze, origine geografica e genere. I membri rimangono in carica per un periodo di tre anni, e agiscono a titolo personale, senza remunerazione.Le discussioni dell´odierna riunione inaugurale si sono concentrate su due argomenti ricorrenti: l´interazione fra le sanzioni amministrative e penali e l´obbligo, per gli Stati membri, di prevedere sanzioni penali "efficaci, proporzionate e dissuasive"