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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
 
   
  LE POLITICHE GIOVANILI NELLE REGIONI DI MONTAGNA

 
   
  Aosta, 21 giugno 2012 - Confrontarsi sulle politiche giovanili nelle regioni di montagna. Con questo obiettivo si è svolto sabato 16 e domenica 17 giugno 2012 il consueto convegno organizzato dall’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali per approfondire le tematiche che ruotano intorno al complesso universo delle giovani generazioni. Ad ospitare l’incontro è stato il Forte di Machaby ad Arnad, ristrutturato recentemente e adibito a Ostello della gioventù. L’iniziativa si è proposta di favorire lo scambio fra i soggetti di Regioni diverse, ma accomunate dalle stesse situazioni di lavoro e da difficoltà e condizioni analoghe. L’oggetto della discussione è stato soprattutto il ruolo degli enti pubblici e la necessità di agire insieme ai giovani nelle realtà di montagna partendo dalle esperienze di diverse realtà alpine. Albert Lanièce, Assessore alla sanità, salute e politiche sociali - Noi periodicamente organizziamo un seminario sulle politiche giovanili, proprio perché credo che sia il settore più complicato e difficile delle politiche sociali. Confrontarci con le altre realtà di montagna, come la nostra, credo sia fondamentale che la montagna viva e perché la montagna possa vivere è altrettanto fondamentale che i giovani possano vivere in montagna, nelle nostre vallate. Credo che da questi due giorni emerga che i giovani che vivono in montagna hanno effettivamente delle difficoltà legate alla geografia. Però c’è l’atout, il valore aggiunto che è il legame al territorio, alla tradizione alla propria cultura. Io credo che in questo mondo, dove è sempre più difficile avere dei punti di riferimento di qualsiasi tipo di natura politica, di natura a volte anche religiosa, culturale, avere delle radici culturali ben piantate come punto di riferimento sia già una buona partenza per cominciare il proprio cammino nella vita. In questi mesi, l’Amministrazione regionale sta lavorando sul testo di una nuova legge per i giovani. Sono tre le aree tematiche su cui si sta sviluppando il disegno di legge: in primo luogo la formazione, il lavoro e la casa, in secondo luogo i valori, in terzo luogo le prospettive per il futuro. Albert Lanièce, Assessore alla sanità, salute e politiche sociali - Questa nuova legge va a rivedere una vecchia legge degli anni Ottanta Credo che gli assi portanti siano legati soprattutto alla compartecipazione dei giovani, alle loro politiche. E’ definitivamente tramontato il concetto per cui anche nelle politiche giovanili bisognava imporre delle linee, delle idee. Ora deve emergere sempre di più dai giovani ciò che bisogna fare. Molto spesso si sono visti fallire progetti di centri giovani, di centri sociali che hanno dimostrato dei grandi limiti. Quindi la presenza di una consulta regionale, la presenza di un “Conseil régional des jeunes” che è stato un po’ una proposta di un gruppo di giovani: noi cerchiamo, sulla scorta delle realtà francesi, di creare anche una possibilità di questo tipo, di permettere ai giovani di rappresentare quelle che sono le loro istanze, quelle che sono le problematiche.  
   
 

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