Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
 
   
  LA LOTTA CONTRO LA SCHIAVITÙ DEI NOSTRI TEMPI: 40 NUOVE MISURE PER UNA STRATEGIA DELL’UE CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI

 
   
  Bruxelles, 21 giugno 2012 - Ieri la Commissione europea ha adottato la Strategia dell’Ue contro la tratta degli esseri umani: un insieme di misure concrete e pratiche da attuare nei prossimi cinque anni, fra cui l’istituzione di unità nazionali di contrasto a tale fenomeno e la creazione di squadre investigative comuni europee incaricate di perseguire i casi di tratta transfrontaliera. Centinaia di migliaia di persone sono ogni anno oggetto di tratta nell’Unione europea: donne e uomini, ragazzi e ragazze in situazioni vulnerabili sono vittime di questo fenomeno a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Molte delle vittime provengono ancora da paesi terzi, ma la tratta interna all’Ue -cioè i cittadini dell’Unione vittime di tratta nell’Unione stessa- sembra essere in aumento. I dati preliminari raccolti dagli Stati membri a livello dell’Ue sono coerenti con quelli forniti da organizzazioni internazionali quali l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) e indicano che tre quarti delle vittime individuate negli Stati membri dell’Unione sono oggetto di tratta a scopo di sfruttamento sessuale (il 76% nel 2010), mentre altre sono costrette allo sfruttamento del lavoro (il 14%), all’accattonaggio (il 3%) e alla servitù domestica (l’1%). In una prospettiva di genere, i dati preliminari a disposizione mostrano che le donne e le ragazze sono le vittime principali della tratta di esseri umani: tra il 2008 e il 2010 le vittime erano per il 79% di sesso femminile (e il 12% di queste erano ragazze) e per il 21% di sesso maschile (di cui il 3% ragazzi). Eppure sono troppo pochi i colpevoli che finiscono dietro le sbarre, mentre le vittime lottano per recuperare e reintegrarsi nella società: dati recenti mostrano che il numero di condanne in casi di tratta è diminuito da circa 1500 nel 2008 a circa 1250 nel 2010. Gli europei sono convinti che si debba fare qualcosa: secondo l’ultima indagine , il 93% dei cittadini conviene che gli Stati membri dell’Ue debbano cooperare per combattere la tratta di esseri umani. Una nuova strategia europea - La strategia adottata oggi comprende la prevenzione, la protezione e il sostegno alle vittime, nonché l’azione penale nei confronti dei trafficanti. Essa identifica cinque priorità per ognuna delle quali espone una serie di iniziative, tra le quali: sostenere l’istituzione di unità nazionali specificamente dedicate al contrasto della tratta di esseri umani; creare squadre investigative comuni e coinvolgere Europol ed Eurojust in tutti i casi di tratta transfrontaliera; fornire alle vittime informazioni chiare sui diritti di cui godono in virtù della legislazione dell’Ue e della normativa nazionale, in particolare il diritto all’assistenza e alle prestazioni sanitarie, il diritto di ottenere un permesso di soggiorno e i diritti nel campo del lavoro; creare un meccanismo dell’Ue per individuare, indirizzare, proteggere e assistere meglio le vittime della tratta; istituire una Coalizione europea delle imprese contro la tratta di esseri umani per migliorare la cooperazione tra imprese e portatori d’interesse; istituire una piattaforma a livello dell’Ue di organizzazioni e di prestatori di servizi della società civile che operano nel campo dell’assistenza alle vittime e della loro protezione negli Stati membri e nei paesi terzi; sostenere progetti di ricerca che studino Internet e le reti sociali in quanto strumenti di reclutamento sempre più attivi a disposizione dei trafficanti. Le misure previste dalla strategia sono il risultato di ampie consultazioni di esperti, governi, società civile e organizzazioni internazionali, parti sociali e mondo accademico, e riflettono le loro principali preoccupazioni così come quelle delle vittime, allo scopo di completare le iniziative già in corso. La strategia sarà ora discussa in sede di Parlamento europeo e di Consiglio mentre la Commissione continuerà a valutare i progressi compiuti nella lotta contro la tratta e ne riferirà ogni due anni a Parlamento e Consiglio. La prima relazione, che sarà pubblicata nel 2014, comprenderà una valutazione intermedia della strategia.  
   
 

<<BACK