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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2012
 
   
  SENTENZA CONSIGLIO DI STATO SU CENTRALE DI PORTO TOLLE. ZAIA: “AVEVO RAGIONE? SÌ, MA CIÒ CHE CONTA È CHE IL PROGETTO FINALMENTE PARTA”

 
   
   Venezia, 21 giugno 2012 - “Non mi interessa compiacermi con il classico ‘avevo ragione’ a proposito della vicenda della centrale Enel di Porto Tolle, ciò che conta davvero è che il Consiglio di Stato abbia finalmente posto fine, grazie anche all’intervento dei nostri giuristi, a una situazione di stallo che si trascinava da troppo tempo. Un dato però è inconfutabile: la Regione e il sottoscritto siamo sempre stati a fianco dei lavoratori, sia nei momenti difficili, quando le Cassandre versavano lacrime a fiumi prefigurando scenari apocalittici, sia oggi che si aprono prospettive incoraggianti sul fronte economico e occupazionale”. Non può che essere soddisfatto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per la sentenza della Corte Costituzionale pubblicata ieri che riavvia l’iter autorizzativo per la conversione della centrale Enel nel Polesine da olio a carbone. I giudici di Palazzo Spada hanno infatti stabilito che l’Amministrazione statale, nel porre in essere gli atti del nuovo procedimento amministrativo, dovrà applicare la nuova normativa regionale e statale che ha superato il blocco di cui alla sentenza dello stesso Consiglio di Stato n. 3107 del 23 maggio 2011. “Una sentenza – sottolinea Zaia – che premia la nostra decisione di modificare la legislazione regionale per superare i vincoli esistenti e che rilancia così il progetto di riconversione della centrale. Mi auguro che ora anche i più titubanti, per usare un eufemismo, tra quanti, sia politici sia tecnici, ritenevano inadeguata e inefficace l’azione della Regione del Veneto, non solo si ravvedano, ma soprattutto contribuiscano a svolgere un’azione di pungolo nei confronti del Governo e in particolare del Ministero dell’Ambiente, affinché il procedimento di Via (Valutazione impatto ambientale) si completi il più presto possibile e l’Enel avvii con sollecitudine i lavori per la realizzazione di un’opera pubblica che rappresenta per il Veneto e per il Polesine in particolare, un’occasione di sviluppo irrinunciabile”.  
   
 

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