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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Giugno 2012
 
   
  TONDO, INTERNAZIONALIZZAZIONE FATTORE DECISIVO PER FVG

 
   
  Passariano (Villa Manin), 25 giugno 2012 - LŽinternazionalizzazione delle aziende Fvg, la partita dellŽinnovazione, le politiche per le infrastrutture sono fattori decisivi e strategici per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia. Lo ha confermato il 21 giugno il presidente della Regione Renzo Tondo intervenendo alla prima giornata dellŽincontro dedicato al "Futuro dellŽinternazionalizzazione per le imprese del Nord Est", promosso a Villa Manin di Passariano (il 22 giugno lŽevento si è trasferito a Pordenone) dalla Finest, presieduta da Renato Pujatti, in collaborazione con la Sace. Evidenziando come le attività per lŽexport debbano costituire un obiettivo principale per lŽeconomia del Friuli Venezia Giulia (esportazioni che contano circa il 10 per cento nellŽambito di tutto il Nord-est italiano - un totale 2011 di 117,5 miliardi di euro, ha illustrato Pietro Celi, del ministero dello Sviluppo economico), il presidente Tondo ha ricordato che la riduzione del debito regionale, oggi calato del 37 per cento, "con la prospettiva di contenerlo sotto il miliardo a fine anno", ha permesso alla Giunta regionale di convogliare maggiori risorse per lo sviluppo. Più finanziamenti al sistema economico, dunque, in questi difficili momenti di crisi, pari a 420 milioni di euro negli ultimi due anni, in grado di sostenere un globale di circa 3 mila imprese Fvg, ha osservato il presidente della Regione, che ha anche indicato nelle prossima manovra di assestamento al bilancio un "budget" di 100 milioni di euro per supportare il sistema economico. LŽaltra "gamba" importante dellŽintervento regionale resta poi il settore delle infrastrutture di trasporto, ha evidenziato Tondo, nella consapevolezza che le direttrici viarie che attraversano il Friuli Venezia Giulia ("cerniera del Paese e dellŽEuropa mediterranea") rappresentano un servizio per la nostra regione e per lŽItalia. Tondo ha quindi messo in evidenza lŽesigenza - segnalata anche dallŽassessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti e da Luigi Dante, rappresentante esecutivo Sviluppo affari Italia della Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo/bers) - di uniformare le attività a favore dellŽinternazionalizzazione, considerata lŽattuale "frammentazione" di interventi e soggetti istituzionali a ciò dedicati, ha affermato Dante, o "le presenti sovrapposizioni", secondo la Seganti. "LŽinternazionalizzazione non è una scelta, è un obbligo", ha detto lo stesso delegato Bers, per cui appare fondamentale la scelta della Regione degli scorsi mesi di dotarsi di un organico Piano strategico per lŽInternazionalizzazione 2012-2014, ha poi illustrato lŽassessore Seganti, che punta su quattro distinti assi di breve e medio periodo. In primis, per la Seganti, si tratta di "recuperare quote di mercati esteri", passando quindi alla diversificazione degli strumenti e delle strategie di internazionalizzazione, alla costituzione di nuove forme di aggregazione e reti dŽimpresa (un fattore molto importante, ha confermato il direttore generale per la Promozione degli scambi del dicastero dello Sviluppo economico, Celi) ed alla creazione di partenariati territoriali per lŽinternazionalizzazione. Oggi il Nord-est italiano contribuisce per il 31 per cento al totale nazionale dellŽexport (il Nord-ovest il 40 p.C.) e quasi 3/4 di questo esportazioni sono indirizzate verso Paesi europei, Ue e non Ue. Il 15 per cento delle vendite italiane allŽestero raggiunge la Germania; a seguire nellŽordine Francia, Usa e Gran Bretagna. Sempre secondo il direttore Celi oggi lŽexport italiano, che comunque prosegue nella sua espansione, contribuisce al 25 per cento del Pil nazionale. Ma in prospettiva, ha concluso Luigi Dante, occorre che lŽItalia da "esportatore" divenga "investitore allŽestero", con il rischio, altrimenti, di perdere le posizioni raggiunte: come ha identificato il presidente Pujatti, "crescere allŽestero per crescere in Italia".  
   
 

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