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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Giugno 2012
 
   
  IMU, VENETO: NESSUNA SANZIONE PER ERRORI NELLA DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO PER GLI IMMOBILI AGRICOLI

 
   
  Venezia - Anche se è scaduto il 18 giugno il termine per il versamento dell’acconto Imu 2012, l’imposta sulla casa che da quest’anno sostituisce la vecchia Ici, è ancora possibile pagarla pur con l’applicazione di alcune sanzioni pecuniarie. Ma in caso di eventuali errori nella determinazione dell´importo dovuto a titolo di prima rata, e purché l’importo errato sia stato versato entro il 18 giugno, non saranno applicate sanzioni e nemmeno interessi qualora l’errore sia sanato entro la scadenza del 17 dicembre. Lo ricorda l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, con particolare riferimento agli immobili agricoli per i quali dovessero essersi verificate difficoltà a stabilire gli importi dovuti. Al momento del saldo Imu per il 2012, in scadenza il 17 dicembre 2012, la seconda rata potrà essere versata per l´intero anno, con conguaglio sulla prima rata. In generale, il pagamento dell’Imu può comunque essere effettuato anche dopo il 18 giugno. Se il pagamento sarà effettuato con un ritardo compreso tra 1 e 14 giorni, è prevista una sanzione ridotta dello 0,2% dell’imposta per ogni giorno di ritardo più gli interessi di mora calcolati sul tasso di interesse legale annuo. Se il ritardo è compreso tra i 15 e i 30 giorni, la sanzione è in misura fissa al 3% (indipendentemente dal calcolo dei giorni) a cui vanno aggiunti gli interessi di mora calcolati a partire dal 18 giugno, Infine, se il ritardo dovesse superare i 30 giorni è prevista una sanzione in misura fissa del 3,75% più gli interessi. “Non è stato sufficientemente reso noto – conclude Manzato – che, nel caso si verifichino errori o difficoltà nella determinazione dell´importo dovuto a titolo di prima rata, non vengono applicate sanzioni e nemmeno interessi. Ed è bene invece che gli imprenditori agricoli lo sappiano, in maniera da non avere patemi rispetto al pagamento di questa imposta, che va ulteriormente a gravare sulla loro attività”.  
   
 

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