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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Giugno 2012 |
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PORTO DI VENEZIA: INAUGURATO LO SCALO FERROVIARIO DI MARGHERA
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Venezia, 26 giugno 2012 - Il porto di Venezia punta a diventare sempre più importante per tutta l’area che ruota intorno all’Alto Adriatico. Sette nuovi binari, tre dei quali elettrificati, più un ulteriore ottavo binario a servizio dell’isola portuale e di due tronchini per il ricovero dei locomotori. Nasce così il nuovo scalo ferroviario di Marghera al servizio del porto di Venezia. Si tratta di nuove opere realizzate, con un intervento da 12,2 milioni di euro, cofinanziati dall’Unione Europea per 900mila euro attraverso il programma Ten-t. L’intervento, inaugurato ieri, è a cura dell´Autorità portuale di Venezia, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, ed è frutto dell’accordo quadro con Regione Veneto e Comune di Venezia. I lavori, affidati all’Ati Coletto, Agrideco e Co.rac.fer, sono durati tre anni e hanno previsto anche un’importante attività di bonifica delle aree. A regime, lo scalo di Marghera potrà garantire complessivamente un traffico di cinquanta treni al giorno, per una lunghezza massima dei convogli pari a 750 metri, ai quali, dalla fine del 2013, si sommeranno altri convogli formati a Fusina nel nuovo terminal in costruzione e destinato alle Autostrade del Mare. La nuova infrastruttura collega il Porto di Venezia con i due principali interporti veneti, di Padova e Verona e collegherà il Porto con mercati del Nord ed Est Europa. “Il Veneto, con il Nordest, si conferma strategico per i Corridoi europei del trasporto e il nuovo Parco ferroviario per il Porto di Venezia è indice di potenziale crescita delle reti in chiave europea”, ha dichiarato l’ad di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia. “L’unione europea – ha proseguito Elia - punta a mettere su gomma solo il cosiddetto ultimo miglio per trasportare le merci su nave e rotaia e in questo senso Venezia rientra negli standard attesi dalla Commissione. Compito di Rfi - ha aggiunto - è quello di fare in modo che il trasporto non avvenga su gomma e con la nostra partecipazione allo sviluppo dell´area veneziano seguiamo questa linea”. Fondamentale per Elia è il lavoro, fatto già su Venezia, che sta portando a sviluppare la rete Rfi in modo tale da far transitare treni da 750 metri, con il massimo del volume delle “sagome” dei carri, ma anche con velocità e tempi ottimizzati per porre il Paese ai massimi livelli di competitività del trasporto su rotaia. |
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