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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Giugno 2012 |
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IL CASO PUGLIA. NOTA DELLA VICEPRESIDENTE LOREDANA CAPONE
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Bari, 26 giugno 2012 - La vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone spiega così i risultati economici raggiunti dalla Puglia e di recente apparsi sui grandi quotidiani economici nazionali. “Le politiche di sviluppo della Regione, il suo sistema di incentivi e i loro risultati, riconosciuti dalla stessa Confindustria, stanno diventando un vero e proprio ‘caso di studio’ anche sulla grande stampa specializzata nazionale. ”Ma quali sono state le idee forza e le linee guida del disegno di crescita qualificata ed ecosostenibile della Regione guidata dal presidente Vendola? In primo luogo la consapevolezza di essere in una grande area produttiva del Mezzogiorno, del Paese e del Mediterraneo, con un sistema economico e infrastrutturale multisettoriale tendenzialmente integrato, bisognoso però di rafforzare e di innalzare qualitativamente i suoi fattori di competitività in una fase storica in cui le sfide della globalizzazione si stanno facendo sempre più dure per tutti gli attori della scena istituzionale ed economica. ”Alla luce di questa consapevolezza che è stata la prima idea forza, si è lavorato per mettere a punto un sistema di incentivazione che favorisse, ove necessario, il consolidamento competitivo dell’industria regionale, ma anche, se ineludibile, il riposizionamento sui mercati di settori come ad esempio il tac che qualcuno aveva troppo frettolosamente ritenuto che fosse destinato alla scomparsa. ”E’ stata così disegnata una complessa e articolata architettura di incentivi per le grandi imprese, per le piccole e medie aziende, per le società innovative già operative e per quelle innovative come start up, per le aziende di soggetti svantaggiati, per le microimprese: una architettura capace cioè di rispondere a tutte le articolazioni produttive del sistema imprenditoriale pugliese, cui offrire precisi punti di riferimento in un percorso di consolidamento e di riposizionamento che ogni giorno impegna tutte le aziende localizzate nella regione, qualunque ne sia la dimensione, in uno sforzo che sinora ha dato risultati statisticamente rilevabili. Ma sono stati messi a punto anche incentivi per la ricerca scientifica e per il consolidamento patrimoniale dei consorzi fidi, così come sono state varate misure di rafforzamento infrastrutturale dei Consorzi Asi. ”I risultati? Miglioramento qualitativo di beni e servizi, innovazioni nei processi, più elevati standard produttivi, riqualificazione di infrastrutture insediative: e i mercati hanno risposto. Lo scorso anno infatti la Puglia è stata la prima regione d’Italia per il tasso di incremento delle sue esportazioni con un 17,9% in più rispetto al 2010, rispetto ad un + 11,4% a livello nazionale e ad un + 9,6% nel Mezzogiorno. Con 8.159 milioni di euro è stato toccato così il picco storico del suo export, superando di 720 milioni il 2008 che era stato – prima del grande crollo del 2009 a livello mondiale - il picco regionale del periodo 2001-2008. Acciaio, farmaceutica, aerospazio, automotive, chimica di base: queste le esportazioni più significative in valore, cui si sono aggiunte esportazioni dell’industria agroalimentare per 693 milioni e prodotti del tac per 648 che registrano, a loro volta, un buon rilancio con + 31,9% rispetto al 2009. E nel primo trimestre del 2012 le esportazioni pugliesi hanno continuato a crescere del 10,1%, anche in questo caso ad una media superiore a quella dello 0,8% del Nord Ovest, del 6,1% del Sud, mentre nel Nord Est e nel Centro hanno avuto una flessione rispettivamente del 3% e dell’1,8%. ”Sul versante degli investimenti ammessi ad incentivazione - con tempi di istruttoria della tecnostruttura regionale preposta a valutarli unanimemente apprezzati dalle imprese di ogni dimensione - i risultati dal 2009 alla fine del primo quadrimestre del 2012 sono cosi riassumibili: 30 contratti di programma ammessi, dei quali 18 con grandi imprese italiane e 12 con società straniere per un totale di investimenti ammessi ad incentivazioni per 892,1 milioni di euro e 249,8 milioni di agevolazioni concedibili. 42 invece sono stati i Pia-pacchetti integrati di agevolazioni richiesti da Pmi per 308,2 milioni di investimenti e 116 di agevolazioni concedibili. 1.159 sono risultate le domande di microimprese ammesse ad agevolazioni per 182,6 milioni di investimenti e 38,8 milioni di incentivi concedibili. Per le imprese innovative già operative o di nuova costituzione su 21 pratiche già istruite 28 i milioni di investimenti previsti e 11,6 milioni le incentivazioni. Un totale insomma di 1.410 milioni di euro di investimenti da parte dei soggetti proponenti, con incentivazioni riconosciute per 416,3 milioni. ”Naturalmente sono programmi di investimenti in corso con erogazioni a stati di avanzamento, per cui il sostegno regionale è disteso nel tempo impegnando così le aziende a portare a termine gli investimenti previsti. ”Insomma, smentendo ogni luogo comune su un Mezzogiorno lento e inefficiente nella spesa dei fondi comunitari, la Puglia da anni sta imprimendo un vero e proprio colpo di reni nel loro impiego; e i risultati ‘strutturali’ si vedono e si apprezzano anche in termini occupazionali, se è vero che lo scorso anno la Puglia ha visto scendere il tasso di disoccupazione dal 13,5% del 2010 al 12,7% del 2011 con 12mila occupati in più e la Puglia è stata la 5° regione in Italia dopo Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Abruzzo per incremento occupazionale”. |
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