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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Giugno 2012
 
   
  VERTICE EUROPEO: IL PRESIDENTE DEL CESE SOLLECITA DECISIONE SUL MASTER PLAN PER L´EUROPA LA CRESCITA SOSTENIBILE E L´OCCUPAZIONE ARRIVERÀ SOLO ATTRAVERSO L’ UNIONE FISCALE, FINANZIARIO E POLITICO

 
   
  Bruxelles, 27 giugno 2012 - Per la Presidente del Cese Staffan Nilsson il momento della verità è arrivato: "Questa è la fase finale per l´integrazione euro ed europeo, questa volta non può essere solo un vertice più europeo perché la gente ha perso la fede. O la zona euro - con l´Europa nella sua scia - farà il salto di qualità nell´integrazione o si romperà a parte ". Dal momento che il fallimento di Lehmann Brothers, il Comitato è stato chiede un´integrazione più europea come l´unica risposta adeguata alla crisi. Ora, dopo anni di intergovernativo in Europa e con troppi piccoli, timidi passi, solo un vero piano maestro con una chiara tabella di marcia fissata può salvare l´Europa dalla disintegrazione e disordine e spianare la strada alla crescita sostenibile e l´occupazione. Signor Nilsson vede qualche motivo di ottimismo: accordo sta emergendo sui passi necessari verso un sindacato finanziario o bancario, con un sistema comune garanzia dei depositi, un fondo di risoluzione comune e vigilanza a livello Ue. Questo sarà un elemento essenziale per rompere il circolo vizioso delle banche deboli e deboli finanze pubbliche in alcuni Stati membri. Inoltre, l´invito congiunto da Francia, Germania, Italia e Spagna per una crescita pacchetto del valore fino a € 130 miliardi sarebbero dimostrare che le posizioni meno rigide stanno guadagnando terreno in crescita l´austerità paradosso. Visione più politica, leadership e risolvere, però, sarà necessaria da tutti gli Stati membri, non solo quelli della zona euro. C´è uno un´Europa unita, non due. D´altra parte, i membri della zona euro in particolare, devono accordarsi su una unione fiscale basata su strumenti di debito comuni come Eurobonds. Una tabella di marcia concreta per l´introduzione di questi strumenti devono essere adottate e un cambiamento nella retorica è necessaria: a questo summit, tutti i membri della zona euro devono chiaramente accettare di europeizzazione abbastanza debito pubblico alla fine ogni speculazione sul percorso futuro che la zona euro avrà. E con questo impegno, l´architettura del futuro politico della zona euro e l´Europa deve essere riformato. "Abbiamo bisogno di Eurobond per porre fine alla crisi del debito sovrano, e abbiamo bisogno di maggiore integrazione politica per avere Eurobonds. Non si può andare senza l´altra. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è quello di prendere la democrazia ad un nuovo livello. Ora. "  
   
 

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