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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Giugno 2012 |
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UE: "KETS": TECNOLOGIE CHIAVE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE
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Bruxelles, 27 giugno 2012 - La Commissione europea ha lanciato, ieri , una nuova strategia europea per la diffusione e lo sviluppo delle Tecnologie chiave abilitanti (Kets), che includono micro e nanoelettronica, materiali avanzati, biotecnologie industriali, fotonica, nanotecnologie e sistemi avanzati di produzione. Secondo recenti stime del Gruppo europeo di alto livello sulle Kets, il mercato mondiale delle Tecnologie chiave abilitanti e´ destinato a passare dall´attuale valore di 646 miliardi di euro ad oltre 1000 miliardi entro il 2015: un incremento esponenziale di oltre il 54%, pari ad oltre l´8% del Pil Ue. "I prodotti più innovanti, ad alto valore aggiunto, come gli ´smartphones´ o le auto elettriche, funzionano grazie alle Tecnologie chiave abilitanti. Le Kets sono il cuore e il cervello della nuova innovazione industriale ed hanno un potenziale, inespresso, per creare nuova occupazione qualificata in Europa", ha detto il Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa di presentazione. "L´europa necessita di sviluppare l´applicazione su scala industriale delle Kets – ha aggiunto Tajani -. Queste tecnologie popolano già il futuro economico e tecnologico dell´Unione. Investire maggiormente nelle Kets significa contribuire, in maniera concreta, alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, mantenendo e rafforzando la leadership tecnologica europea". Nel solo settore delle nanotecnologie il numero dei posti di lavoro nell´Ue dovrebbe aumentare da 160mila nel 2008 a circa 400mila entro il 2015. La strategia mira a stimolare la produzione industriale delle Kets, con maggiore ricerca applicata più vicina alla domanda e ai mercati. L´europa non può perdere terreno, rilanciare la crescita in Europa e creare posti di lavoro nell´industria, facendo fronte al tempo stesso alle sfide scottanti della società contemporanea. L’europa è leader nella ricerca e nello sviluppo per le Kets, con una quota mondiale di domande di brevetto superiore al 30%. Malgrado ciò il dominio dell’Ue nella R&s non si traduce nella produzione dei beni e dei servizi necessari per stimolare la crescita e l´occupazione. Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/ict/key_technologies/index_en.htm Le Ket sono una grande fonte di posti di lavoro, molti dei quali di qualità elevata L´applicazione delle Ket è estremamente importante sia per la competitività industriale che per rispondere alle grandi sfide sociali dei nostri giorni. Il ruolo trasversale e multiforme delle Ket è rispecchiato dal numero di Pmi operanti nel settore e dal numero di posti di lavoro di qualità elevata creati. Secondo le stime sull´occupazione ad esempio nel 2008 i lavoratori nel settore delle nanotecnologie a livello mondiale erano 160.000: un aumento del 25% dal 2000. Il settore della micro e nanoelettronica e le sue naturali industrie a valle nel campo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione hanno creato in Europa oltre 700 000 posti di lavoro nel corso dell´ultimo decennio, con una tendenza verso posti di lavoro più orientati ai servizi e altamente qualificati e una rapida ripresa dopo la crisi. La biotecnologia industriale è stata riconosciuta come la Ket guida della bioindustria. Si stima che ogni euro investito in ricerca e innovazione in questo settore produrrà un utile dieci volte superiore. Inoltre si prevede che le Pmi, fattore trainante dell´innovazione e dell´occupazione in Europa, contribuiranno a creare la maggior parte dei posti di lavoro nei settori delle tecnologie abilitanti. La maggior parte delle 5.000 imprese europe nel settore della fotonica sono Pmi. In Germania l´80% circa delle imprese operanti nel campo della nanotecnologia sono piccole o medie imprese. Le Ket possono ridare all´Europa la leadership nell´innovazione - Le Ket sono una fonte essenziale di innovazione. Esse forniscono l´indispensabile base tecnologica per tutta una serie di applicazioni produttive, come quelle necessarie per sviluppare tecnologie a basse emissioni di carbonio, migliorare l´efficienza energetica e delle risorse e sviluppare nuovi medicinali per far fronte all´invecchiamento della popolazione. Le Ket definite nel 2009 sono1 diventate una priorità per l´Ue, come è testimoniato anche dal loro ruolo centrale nelle proposte della Commissione sul futuro programma Ue di ricerca e innovazione Orizzonte 2020 e sul Fondo europeo di sviluppo regionale. La capacità dell´Europa di sviluppare e applicare su scala industriale le Ket svolge un ruolo cruciale nel contribuire alla competitività e alla crescita sostenibili. Il mercato interno offre un contesto propizio per le Ket. Costituito da mezzo miliardo di cittadini europei, il mercato interno offre notevoli opportunità commerciali per gli sviluppatori e gli utilizzatori finali delle Ket: senza dubbio uno dei principali punti di forza dell´Ue. La prossimità geografica tra gli attori delle Ket integra le catene del valore europee e offre quindi un vantaggio competitivo. Oggi l’Ue rappresenta il più grande mercato integrato del mondo, aperto alle innovazioni, con industrie all´avanguardia nei settori dell´automobile, della chimica, dell´aeronautica, dell´aerospaziale, della salute e dell´energia – tutte utilizzatrici delle Ket. La Commissione propone una strategia globale e a lungo termine, che comprende tutti gli strumenti pertinenti a livello dell´Ue e le principali parti interessate: un approccio integrato per il finanziamento della ricerca e dell´innovazione nel settore delle Ket che copra l´intera catena del valore, per trasformare la ricerca in prodotti per il mercato e crescita economica; un approccio strategico per le Ket nel finanziamento regionale dell´innovazione allo scopo di modernizzare la base industriale nelle regioni europee; la garanzia dell´accesso ai finanziamenti per i progetti sulle Ket mediante la Banca europea per gli investimenti; la valorizzazione delle politiche per le Ket a tutti i livelli assicurando il coordinamento delle attività europee e nazionali per realizzare sinergie e complementarità tra tali attività e utilizzare al meglio le risorse pubbliche; la garanzia della parità di condizioni in un mercato concorrenziale a livello mondiale mobilitando gli strumenti commerciali esistenti per garantire una concorrenza equa e condizioni di eguaglianza sul piano internazionale. Una governance adeguata per assicurare una corretta attuazione e il massimo sfruttamento delle sinergie. |
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