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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  GIANNI BESTINI: MILANO ANNI ´60: BERTINI IERI ED OGGI. OPERE DAL 1966 AL 2005. DAL 7 FEBBRAIO AL 12 MARZO 2007

 
   
  Milano, 8 febbraio 2007 – E’ stata inaugurata ieri allo Spazio Annunciata una mostra di Gianni Bertini dal titolo “Matamoto”, concepita espressamente per questa occasione. E´ questa la prima di una serie di mostre personali del ciclo "Milano Anni ´60" iniziato l´11 ottobre 2006 con una collettiva e dedicato ai protagonisti della pittura milanese degli anni ´60 – tra pop art ed immagine critica – alcuni, ancor oggi pienamente attivi. La mostra presenta una ventina di opere realizzate tra il 1966 e il 2005, permettendo quindi di ripercorrere sinteticamente le tappe di una vicenda creativa straordinaria, iniziata negli anni Quaranta e ancora in pieno divenire. Le opere si concentrano in particolare sulla fase immediatamente successiva all´elaborazione del Manifesto della Mec-art, pubblicato nel 1965, momento cruciale nell´evoluzione della poetica di Bertini, in cui le istanze iconografiche della contemporaneità, i miti e le icone della società contemporanea, trovano un perfetto punto di congiunzione con la tecnica usata, che è quella del riporto fotografico sul tela. Contemporaneità delle immagini e dei mezzi, dunque, che prosegue sino ai nostri giorni: infatti le opere più recenti presentate in mostra nascono da elaborazioni dell´immagine al computer, in una continua attenzione nei confronti della realtà, iconografica e tecnologica, che ci circonda. Tra le opere in mostra, si segnalano pezzi storici come “La scampagnata” del 1966 e “All´autodromo” del 1967, “Il centauro Chirone” e “Penelope et Telemaque” del 1998, due tele di grandi dimensioni e di forte impatto visivo. Sin dal titolo della mostra si intuisce che i soggetti sono per lo più prelevati dal mondo delle corse automobilistiche e motociclistiche, unite nell´immaginario di Bertini alle figure femminili in una personalissima rilettura di alcuni dei miti del passato, in un percorso che unisce la volontà di testimoniare il presente senza dimenticare le persistenze di una cultura classica che da sempre accompagna la ricerca dell´artista, in quella “bertinizzazione” della realtà avviata già negli anni Sessanta. Gianni Bertini è nato a Pisa nel 1922 ed è sin dall´immediato dopoguerra uno dei protagonisti dell´arte italiana ed europea della seconda metà del Xx secolo. Nel lontano 1949 tiene la sua prima mostra a Milano, alla Galleria Salto, prima di trasferirsi, nel 1953 a Parigi, dove risiede tuttora. Amico di Pierre Restany, è vicino alle poetiche del Nouveau Réalisme ma mantiene sempre la propria indipendenza operativa. Nel 1968 ha una sala personale alla Biennale di Venezia e negli anni immediatamente successivi è tra i fondatori di due riviste storiche della poesia visiva italiana come “Mec” e “Lotta poetica”. Nel 1984 tiene a Parigi una grande retrospettiva al Centre National des Arts plastiques, mentre nel 2004 la Fondazione Mudima di Milano gli dedica “La schiuma del tempo”. Innumerevoli le partecipazioni a mostre collettive, tra cui si ricordano almeno quella a “Mythologies quotidiennes” a Parigi nel 1964, “Le monde en question” ancora a Parigi nel 1967, “Metamorphose de l´objet” in varie sedi museali europee nel 1971, “Fotomedia” a Dortmund nel 1974 e le diverse ricognizioni storiche sulla Pop Art italiana svoltesi dagli anni Ottanta ad oggi. La mostra è accompagnata da un catalogo contenente la riproduzione a colori di tutte le opere esposte e un testo introduttivo di Walter Guadagnini. .  
   
 

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