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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Giugno 2012
 
   
  MAPPA DELLA BIODIVERSITÀ, BASILICATA CONTENITORE DI SPECIE RARE I RISULTATI DI RETE NATURA 2000 CONFERMANO LE PECULIARITÀ DI UN TERRITORIO CHE RIESCE A CONCILIARE ANTROPIZZAZIONE, TUTELA DELL’AMBIENTE E SVILUPPO AGRICOLO

 
   
   Potenza, 28 giugno 2012 - Va bene l’antropizzazione del territorio e quindi la crescita e lo sviluppo economico, purché ciò sia fatto nel rispetto degli habitat naturali, patrimonio di specie vegetali e animali che ereditiamo dal nostro passato. Stando ai risultati del progetto per la conservazione della biodiversità Rete Natura 2000, la Basilicata rappresenta un esempio positivo di sviluppo sostenibile. Lo rivela la mappa prodotta dal gruppo di ricercatori interdisciplinari che hanno lavorato per quattro anni a un progetto fortemente voluto dalla Regione Basilicata. Con i suoi 50 siti di interesse comunicati (Sic) e le 17 zone di protezione speciale (Zps), la regione vanta un ambito territoriale “protetto” pari al 17 per cento del suo territorio (170.479 ettari). In questo spazio la Regione Basilicata conferma una pianificazione basata su un modello di sviluppo moderno, orientato a conservare territori, saperi, culture, produrre paesaggi, cibo, reti sociali, recuperare valori. L´ottica, come ha ricordato l´assessore regionale all´Ambiente Vilma Mazzocco, è quella mettere in rete un sistema di tutela e di conservazione della biodiversità basato sulla connessione e l´integrazione dei settori che generano sviluppo sostenibile. Tanto è emerso questa mattina, durante un’iniziativa di rilievo nazionale organizzata a Roma all’Accademia dei Lincei, dalla Regione Basilicata, dal Forum Plinianum e dall’Enea. Durante il focus, introdotto dall’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco, dal sub commissario dell’Enea Piergiuseppe Maranesi, e dall´accademico dei Lincei Sandro Pignatti, sono emersi risultati considerevoli nel campo della salvaguardia degli habitat. Su 27 siti monitorati, 11 tipologie di habitat sono quelli di carattere prioritario, considerati di particolare valore grazie alla presenza di specie rare: in tutta Europa ne sono state individuate 34 tipologie diverse. Solo in Basilicata, dunque, vi è il 30 per cento di tipologie di habitat individuati nel continente, su cui insiste una biodiversità da salvaguardare prioritariamente. Gli habitat di “nuova indicazione”, cioè l’insieme di porzioni di bosco, superfici, pascoli e parchi fluviali sui quali insistono specie animali o vegetali che non erano state censite nelle campagne di monitoraggio passate, sono 123. All’interno degli habitat di “nuova indicazione” sono state individuate 239 nuove specie. Nella sola Murgia di San Lorenzo, in Val d’Agri, presa da esempio, sono state indicate specie di uccelli mai censite prima come il “Coracias garrulus” e l’”Alcedo atthis” oppure specie vegetali come la “Stipa austroitalica”. “Il catalogo dei risultati è ampio e grazie a questa mappatura – è stato detto stamani a Roma – sarà possibile conoscere lo stato degli ecosistemi in relazione alle principali pressioni ed impatti sul territorio, la definizione di misure di conservazione e piani di gestione per minimizzare gli impatti e garantire il mantenimento degli habitat e della biodiversità, un’occasione preziosa per salvaguardare un patrimonio di valore inestimabile”. Rete natura 2000 – La scheda - La Basilicata nell’Europa da tutelare- Quale principale strumento della politica dell´Unione Europea per la conservazione della biodiversità, Rete Natura 2000 si identifica come una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell´Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/Cee "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. I nodi della rete sono costituiti dai Siti di Importanza Comunitaria (Sic) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat che, una volta sottoposti a tutela mediante misure di tutela e conservazione o specifici piani di gestione diventeranno Zone Speciali di Conservazione (Zsc). A questi si affiancano le Zone di Protezione Speciale (Zps) designate ai sensi della Direttiva “Uccelli” del 2009, e che identifica porzioni di territorio che ospitano popolazioni significative di specie ornitiche di interesse comunitario. Sic e Zps, sigle di un patrimonio nascosto - “In Basilicata sono stati individuati 50 Sic (Siti di importanza comunitaria) e 17 Zps (Zone di protezione speciale) su una superficie pari al 17,1 per cento del territorio regionale, per un totale di 53 Siti Natura 2000. Tali siti rappresentano un mosaico complesso di biodiversità dovuto alla grande variabilità di ambienti presenti sul territorio lucano, ognuno dei quali custodisce un peculiare patrimonio genetico. Natura e occupazione, i 150 giovani che vi hanno lavorato - La Regione Basilicata, per questo importante progetto di monitoraggio e gestione del patrimonio naturale, ha selezionato direttamente, non delegando a terzi, più di 150 professionisti con elevate competenze, in maggioranza giovani e tutti laureati, che hanno monitorato i siti di Rete Natura 2000 in Basilicata. La Regione ha scelto di seguire direttamente le varie fasi di implementazione del progetto Rete Natura 2000, investendo sul patrimonio umano locale, sull´attivazione di un senso di appartenenza che per primo determina gli orientamenti delle politiche territoriali. Rete Natura è stato finanziato con 5,4 milioni di euro in quattro anni. Il paesaggio e gli ecosistemi in una “cabina di regia” - Per l’attuazione del progetto Rete Natura 2000, metodologicamente complesso, è stato attivato un gruppo di esperti denominato “cabina di regia” costituito da ben 15 istituzioni scientifiche (Università, Agenzie ed Enti di Ricerca, Associazioni Scientifiche). Queste rappresentano le principali competenze/discipline scientifiche funzionali allo svolgimento dell’attività progettuale che comprendono la vegetazione, il paesaggio, la fauna, la geologia, l’agronomia, la zootecnia, le scienze forestali, l’architettura e pianificazione, le scienze del mare, l’analisi e la rappresentazione territoriale.  
   
 

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