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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  PARI OPPORTUNITA´: OSPITE DELLA REGIONE LA MINISTRA DEL NIGER, OUSMANE MOULAYE MARTINI: "CONTIAMO SU PROGETTI CONCRETI DI COOPERAZIONE" L´ASSESSORE CENNI: "VOGLIAMO SOSTENERE LE DONNE AFRICANE E LA LOTTA CONTRO LE MUTILAZIONI"

 
   
   Firenze, 8 febbraio 2007 - Riflettori puntati ieri in regione sulla situazione delle donne nella repubblica africana del Niger all´indomani della giornata "Zero tolleranza" contro la violazione dei diritti delle donne e le "mgf" (mutilazioni genitali femminili). A parlare della lotta per il riconoscimento dei diritti di genere è arrivata a Firenze, su iniziativa dell´associazione Nosotras, Ousmane Zeinabou Moulaye, ministra per la promozione della donna e la protezione del bambino, che è stata ricevuta stamani dal presidente Claudio Martini. Vestita con i colorati abiti tradizionali e accompagnata da altre tre donne nigerine, l´ambasciatrice a Roma Murielle Fatima Ausseil, la magistrata Amina Moussa Abdourahamane e la presidente della Ong "Coniprat", Maiga Amsa, la ministra ha illustrato a Martini la situazione femminile nigerina a cui si rivolgono importanti progetti specifici del governo, soprattutto nel settore dell´istruzione e della sanità. "Nonostante i progressi fatti la condizione femminile nel nostro paese è difficile - ha dichiarato la ministra - Ma ci stiamo dando da fare per migliorare le disponibilità economiche delle donne e in genere la loro qualità della vita, diminuendo il carico di lavoro. Un punto fermo da cui partiamo è la nostra legge sulle quote, approvata nel 2000, che viene rigorosamente rispettata. Per le cariche almeno il 25% deve essere coperto da donne, ma nella formazione dell´ultimo governo abbiamo strappato una percentuale assai più alta. Ben 6 ministeri su 14, con deleghe pesanti come gli esteri e la cooperazione e integrazione africana, l´urbanistica, la funzione pubblica e il lavoro, la privatizzazione e ristrutturazione delle imprese, le azioni sociali sono affidati a donne. Ci sono sei ambasciatrici e un console di genere femminile. E sono donne sia la presidente della Corte suprema che quella del Consiglio superiore della comunicazione". Al termine del cordiale incontro Martini ha espresso l´auspicio "che la giornata fiorentina della delegazione nigerina segni l´apertura di un rapporto proficuo tra la Toscana e il Niger e la messa a punto di progetti concreti di cooperazione per il sostegno alla popolazione, come stiamo già facendo in altri stati africani". Dopo il presidente, la ministra Moulaye ha incontrato l´assessore alle pari opportunità Susanna Cenni e la presidente della commissione regionale pari opportunità, Chiara Grassi, insieme a un gruppo di giornaliste fiorentine. Qui il tema su cui si è focalizzata l´attenzione è il protocollo di Maputo, la carta africana per l´eliminazione di ogni forma di discriminazione al diritto alla vita, all´integrità e alla sicurezza fisica che è stata ratificata finora da 24 paesi. Il Niger voterà il protocollo nel mese di marzo. "Abbiamo aderito - ha detto l´assessore Susanna Cenni - alla iniziativa ´Zero tolleranza´ non solo per ragioni solidaristiche, ma perché è un tema che ci riguarda da vicino, e si lega al nostro impegno sul fronte della formazione, dell´estensione delle conoscenze e dell´affermazione di pari diritti. Nel 2007, anno delle pari opportunità, vogliamo che le donne africane non si sentano sole nella loro battaglia per l´emancipazione e l´empowerment e contro le pratiche delle mutilazioni". In vista della discussione in parlamento, in programma a marzo, sono state organizzate dal ministero per la promozione della donna delle campagne capillari di sensibilizzazione, con la proiezione anche di di filmati drammatici. "Bisogna che le donne prendano coscienza dei propri diritti e delle conseguenze nefaste che pratiche come l´infibulazione hanno sulla loro salute e su quella delle proprie figlie - ha affermato la ministra nigerina - E´ inammissibile la violenza sulle donne e su tutti gli esseri umani. Per questo abbiamo ingaggiato una lotta senza quartiere alle mgf, che come primo atto ha modificato il codice penale prevedendo gravi sanzioni non solo per chi le pratica ma anche per chi ne è complice. Ma ci siamo anche occupati della ´riconversione professionale´ delle donne che praticano le escissioni, incentivando un sistema di microcrediti che viene esteso a tutte le donne delle comunità. E´ un compito dai tempi lunghi, ma sono sicura che il Niger sarà il 25esimo paese africano ad apporre la propria firma sotto il protocollo dei diritti delle donne". .  
   
 

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