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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  SMOG. FIRMATO ACCORDO REGIONI NORD ITALIA E CANTON TICINO PRIMO IN ITALIA ED EUROPA. MISURE STRUTTURALI E BLOCCO IL 25/2 FORMIGONI: ORA GOVERNO VARI LE NORME PER FILTRI ANTIPARTICOLATO

 
   
   Roma, 8 febbraio 2007 - Sostegno e sviluppo del trasporto pubblico locale; limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti; divieto d´uso dell´olio combustibile; incentivi alla diffusione di veicoli e impianti di riscaldamento meno inquinanti; campagna informativa sulla legna da ardere e le biomasse (insieme alla definizione di limiti e nuove regole per il loro utilizzo); valutazione dei benefici derivanti dalle misure di abbattimento delle emissioni. E una giornata di fermo della circolazione in tutte le Regioni della Valle Padana, il 25 febbraio, dalle 8 alle 20, secondo modalità definite da ciascuna Regione in base alle sue competenze e alle sue normative. E con la richiesta, rivolta al Governo, di concordare iniziative adeguate anche per quanto riguarda il traffico autostradale, che esula dalle competenze delle Regioni. Sono questi i punti principali dell´"Accordo per la prevenzione e la riduzione dell´inquinamento atmosferico", sottoscritto oggi a Roma dai presidenti (o loro delegati) di Lombardia (pres. Roberto Formigoni), Emilia Romagna (pres. Vasco Errani), Piemonte (pres. Mercedes Bresso), Valle d´Aosta , Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano), oltre che dal Canton Ticino (che non effettuerà il blocco del 25). L´accordo costituisce un fatto inedito in Italia e in Europa. "L´accordo firmato oggi - ha sottolineato il presidente lombardo Roberto Formigoni - costituisce un evento di grande rilevanza politica. La decisione di Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Province autonome di Trento e Bolzano e Canton Ticino di dare una forte e concreta svolta alle proprie politiche ambientali, assumendosi la responsabilità non solo di indirizzare le proprie scelte verso un obiettivo comune, ma anche di concordare metodologie e misure di intervento omogenee, costituisce un elemento del tutto nuovo e significativo". E´ evidente che l´ampiezza territoriale delle iniziative messe in campo (con un programma che ha come obiettivo temporale il 2010, anno di fine delle legislature regionali) ha di per sé grande rilievo per l´efficacia dei provvedimenti, tanto più in un´area, come quella padana, fortemente svantaggiata dalle condizioni orografiche e climatiche per quanto riguarda la dispersione delle polveri sottili e per di più caratterizzata da una forte concentrazione di popolazione, traffico e impianti industriali. Ma anche il superamento delle differenze politiche e ideologiche delle diverse Amministrazioni è un fatto di grande positività, al punto che - come ha rilevato lo stesso Formigoni - "essa è guardata con grande attenzione e favore dalla Commissione Europea" (è già attivo tra l´altro un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Centro Comune di Ricerche della Commissione Europea per lo studio e il monitoraggio degli interventi sulla qualità dell´aria. Recentemente anche gli altri firmatari dell´Accordo hanno condiviso l´opportunità di partecipare alle fasi di scambio di dati e alla elaborazione di modelli). E si propone come una forte novità di cui il Governo deve tener conto. "La capacità delle Regioni di confrontarsi, organizzarsi e individuare soluzioni al problema dell´aria - è stato sottolineato - dimostra, da un lato, l´attenzione alla qualità della vita dei nostri cittadini e, dall´altro, la capacità di governo di sistemi complessi". "Questa capacità - ha detto Formigoni - va considerata anche dal Governo nazionale; le azioni per la tutela dell´ambiente non possono aver successo se non sono svolte in modo integrato tra i diversi livelli di governo". Compreso il problema dei finanziamenti: la firma dell´Accordo odierno è anche un appello al Governo nazionale perché metta a disposizione risorse adeguate per le aree del Paese a maggior rischio ambientale e le faccia gestire alle Regioni sulla base di programmi concordati. E perché non indugi oltre sul varo di normative che sono necessarie e indilazionabili. Prima fra tutte quelle relative alla obbligatorietà dell´adozione dei filtri antiparticolato per i veicoli diesel e alla loro omologazione per una applicazione a livello di retrofit su vasta scala. E´ una richiesta che la Lombardia ha già avanzato da tempo. Per quanto riguarda la giornata di fermo del traffico il 25 febbraio, l´assessore alla Qualità dell´ambiente, Marco Pagnoncelli, anch´egli presente a Roma con Formigoni, ha confermato che si svolgerà dalle 8 alle 20 e riguarderà, per disposizione della Regione, le tre aree critiche (Milano-como-sempione, Bergamo, Brescia: quasi 5 milioni di abitanti di 135 comuni) e per adesione volontaria tutti i Comuni e le Province che vorranno aderire (e per i quali la Regione offre sostegno finanziario fino a 260. 000 euro). .  
   
 

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