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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Luglio 2012
 
   
  SANITA’: A MESTRE IL MEETING “IL VENETO PER LA RICERCA”. ESPERTI VENETI E NAZIONALI FANNO IL PUNTO SU PRESENTE E FUTURO.

 
   
   Venezia, 2 luglio 2012 - La sanità veneta, con il suo sempre più risicato bilancio, ha fatto e sta facendo il possibile per sostenere la ricerca scientifica, ma per fare il salto di qualità è necessario creare sinergie forti tra pubblico e privato, tra i diversi centri di ricerca, tra le Università e le strutture sanitarie pubbliche. In una parola, fare squadra e puntare con decisione ai finanziamenti nazionali e a quelli comunitari che, nel nuovo programma “Horizon 2020”, prossimo a subentrare all’attuale Settimo Programma Quadro, potrebbero ammontare complessivamente a circa 80 miliardi di euro. E’ stato questo il tema dominante della prima giornata di lavori del meeting “Il Veneto per la Ricerca – la ricerca sanitaria promossa e sostenuta dalla Regione del Veneto” apertosi stamattina al Centro Rama dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre, nell’ambito del quale esperti, ricercatori e managers della sanità pubblica e privata si confrontano sul futuro della ricerca sanitaria nell’ambito di un modello d’eccellenza come quello veneto, partendo dallo stato di fatto. La giornata inaugurale (il confronto prosegue sul piano prettamente tecnico il 28 e 29 giugno) è stata aperta da un intervento dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “Con le difficoltà finanziarie generali nelle quali si trova tutta l’Italia – ha detto Coletto – fare squadra e concentrare gli sforzi per proporre progetti ai livelli di finanziamento nazionali ed esteri, pubblici e privati, non è solo una buona pratica, ma un imperativo categorico”. “I fondi nazionali per la sanità regionale – ha aggiunto – sono in una fase di pesante contrazione. Ciò nonostante come Regione abbiamo sempre fatto la nostra parte, stanziando annualmente da 2 a 3 milioni di euro per sostenere i progetti di ricerca finalizzata che tanti straordinari cervelli veneti propongono. Sappiamo che non basta: per questo ci siamo anche messi a disposizione per coordinare le forze, e devo dire che ci stiamo riuscendo”. Infatti, nell’ambito del Settimo Programma Quadro europeo sono ben 37 i progetti di ricerca veneti che hanno trovato finanziamenti all’interno di Programmi europei per un ammontare complessivo di quasi 13 milioni di euro. Ora l’obiettivo è rafforzare il coordinamento tra i diversi attori del settore per valorizzare le grandi capacità scientifiche dei ricercatori veneti e per sostenere i loro lavori a livello internazionale. “In quest’ottica – ha detto Coletto – l’appuntamento di oggi e domani è prezioso, perché si è aperto un dialogo interpersonale ed intersettoriale che mi auguro prosegua nel quotidiano”. Le forze, comunque, andranno concentrate anche nel coinvolgimento dei privati, a questo proposito Coletto ha fatto l’esempio delle case farmaceutiche, nel sostegno alla ricerca di alto livello, e nel rafforzamento della collaborazione con le Università. Il confronto sul piano scientifico si dipanerà in sessioni specifiche dedicate all’area preclinica e traslazionale, all’area chirurgica, all’area medica, a quella oncologica, all’organizzazione sanitaria, all’innovazione, alla prevenzione e promozione di stili di vita salutari, alla realtà e alle prospettive dei giovani ricercatori.  
   
 

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