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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  ISTRUZIONE: CONTRASTIAMO ABBANDONO SCOLASTICO

 
   
  Trieste, 8 febbraio 2007 - - La "perdita" di un solo alunno, che decide di abbandonare la scuola, di fatto "è una sconfitta per tutti", per tutta la società regionale. Per questo motivo, ha sottolineato ieri l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Antonaz, i dati che riguardano la regione si confermano "preoccupanti" considerando (ha messo in luce una prima ricerca dell´Ires, illustrata nell´odierna conferenza stampa tenutasi a Trieste da Giulia Mardero) che il tasso di rischio di abbandono scolastico raggiunge una media regionale tra il 15,8 ed il 13 per cento nel biennio della scuola superiore e riguarda in particolare gli alunni maschi (15 per cento, rispetto l´8,4 per cento delle studentesse), gli istituti scolastici professionali (17,2 per cento) e le province di Trieste e Gorizia (rispettivamente 14,2 e 13,9 per cento, contro l´11,5 per cento di Udine ed il 9,4 di Pordenone). Sono queste, comunque, prime rilevazioni - "un lavoro non facile, con cifre da prendere ancora con cautela", ha segnalato l´assessore Antonaz - che però possono rappresentare l´avvio della sperimentazione per la formazione di una vera e propria anagrafe regionale della dispersione scolastica, più che indispensabile per un Friuli Venezia Giulia che ambisce ad essere territorio della conoscenza e dell´innovazione e che, di conseguenza, deve incrementare il suo tasso d´istruzione ed essere in grado di preparare alte ed altissime professionalità. Di anagrafe studentesca si parla già a livello nazionale, ha ricordato l´assessore, le realtà regionali ci stanno già lavorando ed il Friuli Venezia Giulia anticipa i tempi, presentando questi primi dati, non dimenticando che il fenomeno è peraltro da tre anni oggetto di una campagna di contrasto da parte della Regione (ha indicato Pietro Vattovani, del coordinamento dei servizi regionali per l´Orientamento), che nel solo anno scolastico in corso vede un impegno finanziario pari a quasi 320 mila euro, in 132 scuole di I e Ii grado delle quattro province. Secondo la ricerca Ires (campione analizzato nell´anno scolastico 2004/05), nella scuola media inferiore il rischio di dispersione tocca il 3,5 per cento della popolazione studentesca tra alunni ripetenti, ritirati per iscriversi ad altra scuola o ad altri percorsi formativi o perchè hanno semplicemente abbandonato, mentre negli istituti superiori lo stesso dato supera l´11,7 per cento. Il rischio più elevato riguarda gli istituti professionali (17,2 p. C. ), seguito da quelli tecnici (13,7 p. C. ) e da licei, magistrali, scuole artistiche (7,7 p. C. ). Il biennio della scuola superiore è il momento più delicato (15,8-13,0 p. C. ), calando negli anni successivi (nelle Terze 12,6 p. C. , nelle Quarte 10,5 p. C. , nelle Quinte 4,2 p. C. ). Una sperimentazione sull´anagrafe degli studenti avviata dalla Regione nell´area triestina nel triennio 2003-2006, andando ad analizzare il passaggio tra scuola media e scuola superiore, ha poi permesso di rilevare che tra la Terza media ed il primo anno delle superiori i soggetti a rischio di abbandono rappresentano il 9,3 per cento, dato che raggiunge il 15,5 per cento tra Prima e Seconda superiore. "Il contrasto alla dispersione scolastica - ha concluso Antonaz - sarà uno degli aspetti principali della nuova legge sulla formazione a cui si sta lavorando in collaborazione con l´assessore Cosolini; crediamo infatti che la Regione possa e debba fare molto in questa direzione". .  
   
 

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