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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Luglio 2012
 
   
  COMO - LE REGOLE PER LAVORARE TEMPORANEAMENTE IN SVIZZERA

 
   
  Como, 4 luglio 2012 - Con l’applicazione degli accordi bilaterali tra Unione Europea e Svizzera dal 2004 per prestare la propria opera temporanea nella Confederazione Elvetica è necessario adempiere a regole e procedure per la segnalazione dell’attività non sempre immediatamente chiare. Proprio per questo la Camera di Commercio di Como in collaborazione con la sua Azienda speciale Sviluppo Impresa, Confartigianato Imprese Como, Ance Como, Cna di Como, Api Como, Confindustria Como hanno curato il vademecum “Le regole per lavorare in Svizzera” che spiega in maniera semplice le procedure e gli adempimenti necessari alle imprese italiane per lavorare in Svizzera senza incorrere in sanzioni amministrative. Le imprese che vogliono ottenere lavori temporanei per un periodo complessivo inferiore a 90 giorni nell’arco di un anno devono presentare notifica all’Ufficio federale della migrazione e saranno libere di assumere contratti di lavoro in Svizzera: l’iter dovrà essere seguito sia dalle aziende che distacchino temporaneamente i propri dipendenti, sia dai lavoratori autonomi. In qualsiasi caso le imprese dovranno garantire ai propri dipendenti distaccati in Svizzera condizioni lavorative e salariali minime previste dalle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative svizzere. Prima dell´entrata in vigore degli accordi bilaterali tra Unione Europea e Svizzera le imprese erano costrette a richiedere un permesso di soggiorno per i lavoratori: l´obbligo ora permane solo per presenze superiori ai 90 giorni (anche non continui) nell´arco di un anno. Il vademecum, aggiornato con le ultime disposizioni, illustra passo a passo come adempiere a tutte le disposizioni necessarie: dalla notifica di inizio lavori agli aspetti fiscali e Iva, non tralasciando un’utile sezione con domande frequenti e indirizzi utili sia italiani che svizzeri. Tra le recenti disposizioni introdotte, come spiegato nella pubblicazione, vi è l’obbligo di deposito cauzionale (di fr. 10.000 o fr. 20.000 a secondo dell’entità dei lavori) ai fini della garanzia del contributo al Fondo paritetico e diritti contrattuali della Commissione Paritetica Cantonale (Cpc), prima dell’inizio dell’attività lavorativa in Canton Ticino da parte di tutte imprese cantonali, extracantonali ed estere che occupano personale nei seguenti settori: piastrellisti, gessatori, stuccatori, montatori a secco, plafonatori e intonacatori. Secondo i dati in possesso dell’Ufficio federale della migrazione il numero complessivo dei lavoratori temporanei notificati in Ticino nel 2011 è stato di 11.046, per la maggior parte impiegati nell’edilizia (63,5%), nell’industria (20,2%) e nel commercio (5,4%). Il vademecum è consultabile e pronto per essere stampato da chiunque si colleghi al sito internet: www.Co.camcom.gov.it  alla voce "Promuovere imprese e territorio > Internazionalizzazione > Manuali e guide informative con l´estero  
   
 

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