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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Luglio 2012 |
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BURLANDO, SIEMENS A ERZELLI: “CENTRO DI ECCELLENZA UNICO IN ITALIA. CONTINUA IL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEL DISTRETTO TECNOLOGICO E SCIENTIFICO”
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Genova, 4 Luglio 2012 - "Siemens realizza nel parco scientifico e tecnologico di Erzelli l´unico centro di eccellenza mondiale in Italia e uno dei pochissimi all´estero. È una scelta molto rilevante che, dopo Ericsson, consolida l´idea di realizzare nella nostra regione un distretto scientifico e tecnologico di grande importanza. Con l´arrivo a Erzelli delle realtà già presenti sul territorio, quali Siemens e Ericsson, il processo è avviato". Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando intervenendo, insieme con l´assessore allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli, alla firma dell´intesa per il trasferimento degli uffici e delle sedi genovesi del gruppo Siemens a Erzelli. "Il processo che oggi prosegue permetterà di insediare anche realtà da altri paesi e di aggiungerne altre locali, quali Esaote e l´Iit, che non lascia Morego ma porterà qui una parte della sua attività" ha proseguito Burlando. "C´è anche l´interesse di piccole e medie imprese, molte già fornitrici di Siemens ed Ericsson, a lavorare qui per attivare sinergie e vantaggi. Per loro a settembre emetteremo un bando ad hoc per investimenti tecnologici e attività di laboratorio". "Inoltre - ha ricordato il presidente - c´è la grande scelta dell´Università. Insieme con il Governo, abbiamo fornito loro opportunità e risorse. Ora lo ha fatto anche Ght, dando disponibilità per realizzare i laboratori e per concederli a un affitto di mercato. Spero che l´Università decida per questo spazio completamente nuovo e a contatto con le più grandi realtà tecnologiche del mondo". Burlando ha poi parlato dell´ipotesi di trasferimento dell´Istituto Idrografico della Marina. Il presidente ha concluso il suo intervento ricordando che Ericsson e Siemens fanno parte di una storia significativa, utile a capire anche le vicende di oggi. "Le acquisizioni di aziende in giro per il mondo da parte di grandi gruppi multinazionali hanno avuto nella storia esiti diversi: qualche volta eccezionalmente positivi per i territori, talvolta invece non positivi. Dipende dalla forza della realtà che viene acquisita, dal suo radicamento sul territorio e dalla capacità delle istituzioni di quel territorio di mantenerla, anche nel momento in cui non è più autoctona ma è in qualche modo figlia di un’esperienza internazionale". |
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