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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Luglio 2012 |
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IN TOSCANA SOLTANTO TRE PROVINCE? IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE: “GLI ORGANI AMMINISTRATIVI DELLE TRE GRANDI PROVINCE DEVONO ESSERE DEMOCRATICAMENTE ELETTI DA TUTTI I CITTADINI”
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Firenze, 5 luglio 2012 - “Sono assolutamente d´accordo con quanto ha detto oggi il Presidente Rossi: visto che è arrivato il momento della revisione della spesa e della riorganizzazione istituzionale, si pensi seriamente a rimodulare il territorio e il tessuto economico toscano in tre grandi Province, corrispondenti alle tre aree vaste della nostra Regione, cioè la Toscana centrale, la Costa e il Sud”. E´ quanto dichiarato il 3 luglio dal il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci all´uscita dell´incontro che si è svolto a Palazzo Chigi tra Governo ed enti locali, in merito al decreto sulla spending review di prossima emanazione. “E´ una proposta che abbiamo avanzato da buon tempo – aggiunge Barducci - e che corrisponde di per sé all´articolazione della nostra regione, al modo in cui determinate deleghe e servizi sono organizzate o dovranno essere organizzate. Penso allo smaltimento dei rifiuti, al trasporto pubblico, all’infrastrutturazione e alla gestione della viabilità. Tutte competenze per cui, innegabilmente, un Comune è troppo piccolo e una Regione come la Toscana troppo grande”. “Mi auguro vivamente - afferma ancora il Presidente della Provincia di Firenze - che Governo prima e Parlamento poi, nella loro opera di ridisegno istituzionale, tengano conto degli orientamenti e delle indicazioni espresse dai territori italiani, che non sono tutti uguali. E in questo senso credo che la sintonia tra il Presidente della Regione, il Presidente della Provincia di Firenze e di molti altri amministratori eletti non sia elemento secondario”. “Va da sé – specifica Barducci - che gli organi amministrativi delle tre grandi Province devono essere democraticamente eletti da tutti i cittadini”. Il Presidente Barducci ha infine così commentato l’incontro di stamani con il Governo: “Un incontro deludente, in cui non ci sono stati forniti chiarimenti sull´entità della revisione della spesa che il Governo andrà ad operare, nemmeno su temi cruciali come la sanità o il trasporto pubblico locale, e in cui sono mancate le indicazioni sulle modalità del tanto annunciato riordino istituzionale. Abbiamo solo capito che tutti gli enti locali dovranno contrarre il numero dei dirigenti e dei dipendenti, senza alcuna distinzione tra enti virtuosi, cioè con un personale proporzionato al numero di abitanti del territorio, o meno. Massima disponibilità però a ricevere le indicazioni che Comuni, Province e Regioni vorranno inviare al Governo: su un testo che non esiste, entro domani mattina, e con scarsa possibilità di essere recepite”.Inizio modulo |
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