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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2012
 
   
  UE, BILANCIO 2013: I DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO AI GOVERNI DI NEGOZIARE CON RESPONSABILITÀ

 
   
  Strasburgo, 5 luglio 2012 - Gli Stati membri non dovrebbero chiedere tagli "artificiali" al bilancio Ue 2013 o causare un´inutile impasse perché incapaci accordarsi sui metodi di calcolo durante i negoziati sul bilancio 2013, hanno dichiarato i deputati mercoledì. Avendo approvato il mandato per i negoziati sul bilancio tra il Parlamento e gli Stati membri del 9 luglio, i deputati hanno inoltre sottolineato che il bilancio deve concentrarsi su crescita e occupazione e votato a favore di una sede unica per il Parlamento europeo. "Questo voto avviene in un momento cruciale per l´Europa di oggi. Sono dell´opinione che, dopo il vertice del Consiglio europeo del 28-29 giugno, durante il quale i Capi di Stato e di governo hanno trovato un accordo sul "Compact per la crescita e l´occupazione", dobbiamo chiedere agli Stati membri di investire le risorse necessarie per uscire dalla crisi", ha dichiarato il relatore italiano Giovanni La Via (Ppe). I negoziati per il bilancio negli ultimi anni sono stati segnati da disaccordi sul metodo di calcolo del livello dei pagamenti nel bilancio, e questa volta i deputati invitano i governi nazionali che nutrano dubbi sulle stime di spesa presentate dalla Commissione, di chiarirli il prima possibile per evitare difficoltà durante i negoziati, come avvenuto lo scorso anno. Il mandato è stato approvato con 540 voti a favore, 93 contrari e 52 astensioni. Presidenza danese assente - I deputati deplorano l´assenza della Presidenza danese alla riunione tenuta per trovare un´intesa comune sui pagamenti. Ricordano inoltre che gli stanziamenti di pagamento proposti dalla Commissione si basano sulle stime degli stessi Stati membri, e invitano la Commissione a verificare con loro che la stima delle loro richieste relative agli aumenti dei pagamenti sia esatta e realistica. Il Parlamento incarica la sua squadra di negoziatori, guidata da Giovanni La Via, di proteggere le risorse del bilancio previste per crescita, occupazione e altri settori in cui il bilancio Ue può apportare un valore aggiunto, mentre riconosce che il bilancio potrebbe essere ridotto nei settori in cui si registrano ritardi ingiustificati o un basso tasso di assorbimento dei fondi dell´Ue. Sede unica - I deputati, in un emendamento approvato con 432 voti a favore, 218 contrari e 29 astensioni, sostengono che l´Ue, nel contesto delle politiche di austerità in corso, deve dimostrare responsabilità e prendere misure concrete immediate per stabilire una sede unica per il Parlamento. Il progetto di bilancio per il 2013 ammonta a 151 milioni di euro in stanziamenti d´impegno (che rappresenta un aumento del 2% rispetto al bilancio 2012) e a 138 milioni di euro in stanziamenti di pagamento (che rappresenta un aumento del 6,8% rispetto al bilancio 2012). L´aumento dei pagamenti è relativamente elevato, non solo perché i livelli di pagamento sono stati tenuti artificialmente bassi negli anni precedenti, ma anche perché la spesa per i programmi pluriennali dovrebbe raggiungere la velocità di crociera entro l´ultimo anno dell´attuale quadro di bilancio a lungo termine. Stanziamenti d´impegno e di pagamenti - Per ogni linea di bilancio, ci sono due voci differenti: gli stanziamenti d´impegno e quelli di pagamento. I primi si riferiscono a quanto l´Ue può impegnarsi a investire in un dato anno (per esempio firmando un contratto o attraverso un appalto pubblico). I secondi disciplinano i pagamenti effettivi da eseguire in un dato anno. Prossime tappe - Il dialogo a tre sul bilancio (Commissione, Consiglio e Parlamento) comincerà il 9 luglio e sarà seguito dalla prima votazione in Consiglio, prevista per il 26 luglio. I deputati voteranno in commissione bilanci all´inizio di ottobre e in seguito in Plenaria il 23 ottobre. Se non c´è accordo in prima lettura, i colloqui di conciliazione tra Consiglio e Parlamento avranno luogo dal 24 ottobre al 13 novembre, al fine di approvare il bilancio definitivo durante la sessione plenaria del 19-22 novembre.  
   
 

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