Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2012
 
   
  SERVIZI PUBBLICI LOCALI, VENDOLA: "RAFFORZARE PUBBLICO, SBARRARE PRIVATIZZAZIONE"

 
   
  Bari, 5 luglio 2012 - “I resoconti giornalistici della riunione con i capigruppo sui servizi pubblici locali sono frutto di una maliziosa manipolazione della realtà. Alcune dichiarazioni, a destra e a manca, aggiungono altrettanta maliziosa confusione. E’ bene dunque ricapitolare quali siano i punti di una discussione che, se resta vincolata ad uno stile di serietà politica e di responsabilità istituzionale, può portare benefici alla Puglia, se altrimenti viene piegata alla strumentalizzazione becera della contesa politica può solo determinare danni”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo sugli esiti della riunione con i capigruppo, svoltasi nel pomeriggio del 3 luglio in Consiglio regionale, sul tema dei servizi pubblici locali. “Tutte le Regioni – ha detto Vendola - stanno affrontando il nodo della ridefinizione dei compiti di programmazione, regolamentazione e controllo sui servizi pubblici locali, anche per evitare che le stesse regioni possano vedersi commissariate dal governo su una materia tanto delicata e complessa. In questo quadro, la Regione Puglia è la sola che abbia reagito contro i provvedimenti legislativi, firmati dal ministro Tremonti, che spingono alla privatizzazione di servizi e che hanno attinenza con i diritti fondamentali dei cittadini. Rammento che il Parlamento, purtroppo a larga maggioranza, ha confermato l’orientamento alla privatizzazione anche nella conversione delle norme del decreto Salvaitalia del governo Monti. Quindi oggi - ha spiegato Vendola - il nostro obiettivo è quello di irrobustire, al massimo grado, il potere del pubblico in settori come il trasporto pubblico e il ciclo dei rifiuti. Ho ricordato a Palese che l’idrico per noi è argomento tabù, tanto più in presenza di una concessione dello Stato all’Acquedotto Pugliese che mette al riparo la Regione dalla violenza privatizzatrice, almeno fino al 2018. Ho ribadito che non intendiamo affatto promuovere una moltiplicazione delle Authority, sempre per replicare a chi aveva fantasiosamente evocato la nascita di possibili carrozzoni. Ho sottolineato che questa iniziativa legislativa non può che essere materia tipica del Consiglio regionale, dove è essenziale valorizzare lo spirito di collaborazione tra le forze politiche. Ho anche ribadito – ha aggiunto il Presidente - come la stessa scelta di istituire un’unica Authority di nomina consiliare (proposta niente affatto scontata) sia il maggiore tra i riconoscimenti del valore pubblico e ‘collettivo’ dei servizi di cui parliamo. Per questo il mio ruolo è stato, in questa vicenda, quello di chi stimola il confronto e prova ad indicare i punti di equilibrio. Fin qui parliamo della iniziativa legislativa regionale in materia di governo dei servizi pubblici di interesse economico”. Sulle questioni relative all’acqua, Vendola ha voluto ricordare “a chi ha scarsa memoria, a destra e a sinistra, che siamo e continueremo ad essere i più fieri avversari di un atto contrario alla volontà di tutti i pugliesi: la privatizzazione, cioè la svendita ad un monopolista privato, del più grande Acquedotto d’Europa e quindi della gestione della risorsa idrica”. “Per tale ragione – ha aggiunto Vendola - in questi mesi, in attesa delle indicazioni dell’Autorità nazionale in materia di ridefinizione delle tariffe alla luce del referendum, anche facendosi carico di dare segnali politici pieni di fatti concreti, il governo regionale ha promosso una complessa ridefinizione delle tariffe del servizio idrico integrato che consentirà ad una parte larghissima di cittadini pugliesi (oltre 350.000 famiglie) di godere di una esenzione unica in Italia per ampiezza e entità. Una dimostrazione che è un dovere cominciare a dare risposte alle richieste collettive, anche anticipando l’intervento nazionale, che auspichiamo sia netto. Approfitto sempre dell’occasione per rammentare anche che, dinanzi al risanamento straordinario di un’azienda che ci era stata consegnata in condizioni assolutamente critiche, oggi poniamo a noi stessi un obiettivo decisamente innovativo: fare di Aqp un modello di nuova democrazia economica, mutare radicalmente il suo modello di governance, costruire le condizioni per una cogestione che metta al centro del ciclo integrato dell’acqua il protagonismo dei cittadini e degli stessi lavoratori di Acquedotto. Ciò nella consapevolezza - ha concluso Vendola - che l’unica garanzia del risultato favorevole della battaglia sulla ‘pubblicità’ della gestione dell’acqua, passa attraverso una gestione che non sia solo efficiente ma sia direttamente ispirata dagli interessi dei soggetti che utilizzano il servizio, primi fra tutti i lavoratori ed i cittadini”.  
   
 

<<BACK