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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
 
   
  REGIONE UMBRIA GUARDIA DI FINANZA E CROCE ROSSA FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA

 
   
  Perugia, 8 febbraio 2007 – Come risolvere il problema dell’insufficienza di sangue in Umbria? In che modo incoraggiare la cultura della donazione e sostenere le associazioni regionali di volontariato per l’autosufficienza di sangue, di plasma e plasma-derivati? Un ulteriore passo in questa direzione lo ha fatto il “protocollo d’intesa” firmato ieri, a Perugia, nella sede del Comando regionale dell’Umbria della Guardia di Finanza, tra l’assessore regionale alla sanità Maurizio Rosi, il comandante regionale della Guardia di Finanza gen. Maurizio Raponi e il presidente del comitato regionale della “Croce Rossa Italiana” Dante Siena. L’accordo fra le tre istituzioni, che avrà durata annuale, rientra nell’ambito delle azioni della Regione Umbria per la sensibilizzazione alla donazione di sangue e prevede un’attività di informazione e formazione sulle problematiche della medicina trasfusionale, sulla raccolta di sangue e dei suoi emocomponenti, sugli aspetti sanitari e sociali della donazione (con particolare riguardo alla tutela della salute del donatore), sulle indagini diagnostiche per l’accertamento dell’idoneità alla donazione. “Un’ora di tempo dedicata alla donazione di sangue – ha detto Maurizio Rosi – può salvare tre vite umane, perchè il sangue prelevato viene separato in tre componenti, globuli rossi, piastrine e plasma, che potranno rispettivamente essere utilizzati per tre pazienti diversi. Donare il sangue – ha proseguito – è prima di tutto un atto sanitario e di solidarietà, credere in un ‘sistema pubblico” che voglia concorrere all’autosufficienza nazionale; ma soprattutto è un buon indicatore del grado di civiltà di un popolo. L’umbria, in questo senso – ha ricordato l’assessore -, anche in collaborazione con altri enti ed associazioni di volontariato, ha sempre fatto molto e potrà fare ancora di più”. Il presidente della “Cri” dell’Umbria, Dante Siena, esprimendo grande soddisfazione per l’accordo siglato, ha ricordato che l’Umbria, in questo settore, “non ha grandi difficoltà” e donare il sangue, soprattutto da parte delle nuove generazioni e nell’ambito delle istituzioni scolastiche, “vuol dire essere solidali e donare la parte più intima di una persona”. Sul successo dell’iniziativa e sul valore della solidarietà “non retorica, ma concreta”, ha insistito anche il generale Raponi della Guardia di Finanza. Il protocollo prevede che l’Assessorato regionale alla sanità e la Croce Rossa Italiana si avvalgano delle Aziende Sanitarie presenti sul territorio, di proprio personale qualificato, strutture e strumenti (anche cooperando con altre realtà associative presenti sul territorio), mentre la Guardia di Finanza si adopererà per la costituzione di gruppi organizzati di donatori periodici, ai quali parteciperanno militari in servizio o in congedo, i loro familiari e tutti i cittadini che abbiano manifestato la loro disponibilità alla donazione. Nell’ambito del protocollo d’intesa, con compiti di coordinamento e verifica delle iniziative programmate, sarà costituita una “Commissione congiunta” composta da rappresentanti dei tre soggetti sottoscrittori dell’accordo. La “Commissione”, avvalendosi della rete operativa della “Cri”, avrà anche il compito di collaborare con il Centro regionale di Coordinamento Sangue (“Crcc”) per soddisfare eventuali esigenze ematiche sul territorio regionale dei donatori e delle loro famiglie. .  
   
 

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