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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  NUOVA CONOSCENZA SISMICA SUI TREMORI TETTONICI

 
   
  Bruxelles, 12 luglio 2012 – Ogni mese la terra trema a causa di circa 80.000 terremoti; in effetti, con una media di 2 terremoti al minuto, da qualche parte c´è un terremoto proprio mentre state leggendo questo articolo. Per fortuna, però, molti di questi passano inosservati poiché colpiscono aree remote o possiedono magnitudini talmente piccole da risultare praticamente impercettibili. Ora una nuova ricerca europea, guidata dall´Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit) in Germania, sta studiando questi leggeri segnali sismici, nella speranza che ci forniscano indizi circa il comportamento di tutti i tipi di terremoti, compresi quelli più distruttivi che avvengono più vicino alla superficie. I segnali che vengono studiati appartengono ai tremori sismici, una forma meno pericolosa di attività sismica che si verifica molto più in profondità nel cuore della terra rispetto ai terremoti devastanti che si verificano molto più vicino alla sua superficie. Una differenza fondamentale tra i tremori tettonici e i terremoti è che i tremori tettonici causano una scossa del terreno relativamente debole e non sono motivo di immediata preoccupazione. "Sia i terremoti che i tremori hanno la stessa causa. Essi sono la conseguenza del movimento relativo sulle superfici di faglia, un risultato del movimento delle placche tettoniche," spiega la sismologa dott.Ssa Rebecca Harrington, a capo di un gruppo di ricerca al Kit. "Mentre i terremoti al nostro sito di ricerca in California solitamente avvengono a profondità fino a 15 km sotto la superficie, i segnali del tremore tettonico sono generati a profondità comprese approssimativamente tra 15 e 35 km." Noi sappiamo poco dei tremori tettonici poiché essi sono stati scoperti solo una decina di anni fa. Questa mancanza di conoscenze ha spinto i ricercatori del Kit a raccogliere dati sismici sui tremori tettonici in California, dati che vengono adesso studiati allo scopo di meglio comprendere questo fenomeno sismico relativamente nuovo. Anche se i sismologi ammettono che siamo ancora molto lontani dal poter prevedere i terremoti, abbiamo tuttavia aumentato la nostra capacità di stimare il pericolo rappresentato dai terremoti mediante la comprensione di ciò che avviene su una faglia durante un evento sismico. Secondo la dott.Ssa Harrington, la ricerca sui tremori tettonici potrebbe giocare un ruolo importante nella comprensione del comportamento della faglia: "Noi comprendiamo molto poco di ciò che avviene su una faglia quando essa si rompe. Il tremore tettonico generato sulla parte profonda della faglia potrebbe fornire indizi circa il comportamento sulle parti più superficiali di una faglia dove avvengono i terremoti più dannosi." La California è un ottimo luogo dove iniziare la ricerca, poiché il tremore tettonico è stato individuato per la prima volta in zone di subduzione nel Pacifico nordoccidentale in Nord America e in Giappone. Le zone di subduzione sono le aree in cui la placca tettonica si muove al di sotto di un´altra placca tettonica. Sin dalla loro scoperta i sismologi si sono accorti che i tremori si verificano in molti altri luoghi, compresa la Faglia di Sant´andrea in California. La Faglia di Sant´andrea segna il limite dove la placca Pacifica e la placca Nordamericana scorrono l´una accanto all´altra; durante questo processo si generano i terremoti. A metà del decennio scorso, ricercatori del Kit al lavoro assieme a scienziati provenienti dall´Università della California, Riverside, e la Us Geological Survey, Pasadena, istallarono 13 stazioni sismiche vicino a Cholame, situato circa a metà strada tra San Francisco e Los Angeles. Ogni stazione sismica fu quindi equipaggiata con sismometri a larga banda in un buco nel terreno isolato termicamente, un piccolo computer e un pannello solare per l´energia. I sismometri a larga banda usati sono estremamente sensibili ai piccoli movimenti del suolo e furono quindi considerati ideali per rilevare tremori e piccoli terremoti. I dati registrati in un periodo di 14 mesi stanno venendo attualmente analizzati al Kit. Il lavoro tuttavia iniziò prima dell´istallazione delle stazioni sismiche. Poiché i segnali dei tremori tettonici possiedono caratteristiche uniche diverse da quelle dei terremoti, essi erano più difficili da rilevare usando le tradizionali tecniche automatiche. Per superare questa difficoltà, i ricercatori al Kit per prima cosa svilupparono un nuovo algoritmo per l´isolamento automatico del tremore tettonico. Usando questa nuova tecnica, essi scoprirono oltre 2600 eventi di tremore che stanno venendo attualmente analizzati in dettaglio. "Oltre a individuare i tremori, noi determineremo la loro dimensione o la magnitudine dei singoli eventi. Per fare questo, ogni evento di tremore deve essere localizzato con precisione," dice la dott.Ssa Harrington. Geofisici al Kit stanno inoltre confrontando le registrazioni di tremori e terremoti in California con le registrazioni di terremoti presso il vulcano del Monte Sant´elena, situato nella zona di subduzione della Cascadia nello stato di Washington negli Stati Uniti. Tra ottobre del 2004 e gennaio del 2008 il vulcano del Monte Sant´elena eruttò in modo continuo con una graduale espulsione di magma che portò alla progressiva formazione di una nuova cupola di lava. Questa eruzione graduale provocò una serie di terremoti su faglie appena formate dove vennero raccolti i dati. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di tecnologia di Karlsruhe: http://www.Kit.edu/english/  Società Helmholtz: http://www.Helmholtz.de/en/    
   
 

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