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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  A MONTECCHIO MAGGIORE SI E’ PARLATO DI DIFESA IDRAULICA E SISMICA

 
   
   Montecchio Maggiore (Vicenza), 12 luglio 2012 - L’alluvione del 2010 e i recenti eventi sismici hanno riproposto all’attenzione generale il tema della difesa idrogeologica e sismica del territorio veneto. L’argomento è stato affrontato il 9 luglio  a Montecchio Maggiore (Vicenza) in occasione di uno dei sette incontri pubblici promossi su altrettante tematiche dalla Regione in vista dell’aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), adottato nel 2009, con la partecipazione del vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato e l’assessore veneto all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte. In apertura dei lavori hanno portato il saluto il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck e l’assessore ai lavori pubblici del comune di Montecchio Maggiore Gianfranco Trapula, che hanno sottolineato come il tema sia di particolare attenzione e attualità e rappresenti un elemento fondamentale dell’attività delle amministrazioni sul territorio. Zorzato ha posto l’accento sul significato del lavoro che la Regione sta organizzando per aggiornare il Ptrc con la prima variante, che avrà valenza paesaggistica, riposizionando il paesaggio come autentica risorsa. Questa variante parziale sarà adottata entro l’anno e trasmessa al consiglio regionale per l’approvazione. Per costruirla insieme, è stata scelta la strada del confronto con il territorio con sette azioni, ognuna su una tematica specifica, per raccogliere suggerimenti e osservazioni. “Vogliamo soprattutto – ha detto – dare certezze su quello che si può fare e sui tempi in cui potrà essere fatto. Insieme al Ministero per i Beni e le attività culturali è stato costituito un comitato paritetico per gli aspetti paesaggistici della variante, che sta analizzando tutti i vincoli di legge che riguardano il territorio veneto. Ne sono stati classificati più di mille e già validati 250. Qualcuno di questi, essendo venute meno le condizioni che lo aveva originato, come Regione lo stiamo già togliendo”. Da parte sua l’assessore Conte ha detto che il Ptrc è un piano fondamentale, anche per guardare alle opportunità di sviluppo futuro. In quest’ottica la messa in sicurezza del territorio è sicuramente una priorità. Alluvioni e terremoti recenti ne sono un’ulteriore conferma. Sul fronte della sicurezza idrogeologica la Regione ha già predisposto un piano di interventi per oltre 2,7 miliardi di euro. Una cifra ingente, ma che dà l’idea di quanto sia prioritario il tema. Nel bilancio regionale sono stati previsti 50 milioni di euro l’anno per un triennio. C’è poi la necessità di legare lo sviluppo urbanistico e la relativa pianificazione con la sicurezza idrogeologica. E in questo l’adeguamento del Ptrc avrà un ruolo essenziale così come nel dare indicazioni sul fronte della prevenzione del rischio. Silvano Vernizzi, segretario regionale alle infrastrutture, ha annunciato che nel Ptrc ci sarà un apposito capitolo dedicato alla difesa idraulica e geologica, e Mariano Carraro, segretario regionale per l’ambiente, ha ricordato la vulnerabilità del territorio veneto e la necessità di attrezzarsi per affrontare le nuove emergenze conseguenti anche ai cambiamenti climatici e alle attività antropiche. Sono poi seguiti i contributi di Vincenzo Bixio e Claudio Modena dell’Università di Padova, Tiziano Pinato dirigente della Direzione difesa del suolo della Regione, Giuseppe Romano presidente del Consorzio di bonifica Piave, Roberto Casarin segretario dell’Autorità di bacino dell’Alto Adriatico, Maurizio De Gennaro dirigente dell’Unità di progetto Sit e Cartografia della Regione.  
   
 

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