Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Luglio 2012
 
   
  TRENTO: ESAME DI “LICENZA MEDIA”, MENO RAGAZZI CON LODE E MAGGIORANZA CON LA SUFFICIENZA

 
   
  Trento, 11 luglio 2012 - Sono conclusi da qualche giorno gli esami del I ciclo di istruzione, quello che fino a qualche anno fa veniva definito “esame di licenza” di scuola media. Il quadro complessivo dei risultati in Trentino è stato diffuso dal Dipartimento della Conoscenza, con un breve commento ai dati ricavati dalle relazioni dei presidenti di Commissione d’esame. Positivo il giudizio sulle operazioni d’esame e riuscito l’esperimento dei testi in formato mp3 per i candidati con difficoltà di letto-scrittura. Quanto agli esiti finali, la maggioranza resta nella sufficienza mentre diminuisce il numero di studenti con lode. Il 30 giugno scorso nei 55 istituti comprensivi provinciali e nelle 8 scuole paritarie si sono conclusi gli esami di stato del primo ciclo di istruzione, gli esami di terza media, per usare un linguaggio più immediatamente comprensibile a tutti. A cimentarsi con le prove d’esame quest’anno sono stati in 5.476, un numero leggermente superiore a quello dello scorso anno quando gli studenti esaminati furono 5.428. A questi vanno aggiunti circa un centinaio di studenti dei corsi per adulti e 8 privatisti. Praticamente uguale la percentuale degli studenti di terza media non ammessi: il 2% come lo scorso anno. Manuela Broz, l’ispettrice incaricata di seguire l’esame di Stato per il primo ciclo, ha commentato brevemente i dati ricavati dalle relazioni inviate dai vari presidenti di commissione. Lo svolgimento è stato regolare, a qualche piccolo imprevisto si è potuto porre rimedio facilmente e, soprattutto, non vi è stata necessità di indire prove supplettive a settembre per candidati assenti nella sessione di giugno. Anche il delicato meccanismo della prova nazionale, con la consegna dei pacchi, l’invio on line delle griglie di correzione, l’imputazione dei dati, quest’anno ha funzionato perfettamente e non si sono registrati problemi. Ben riuscito anche l’invio alle scuole che ne avevano fatto richiesta dei formati in mp3 dei testi della prova per i candidati con difficoltà di letto-scrittura, che hanno quindi potuto ascoltare in cuffia il testo delle prove. Anche per le altre prove scritte, del resto, è stato possibile adottare misure e strumenti compensativi per supportare questi ragazzi, il cui numero è in netto aumento in questi ultimi anni. I colloqui orali si sono svolti nella modalità del colloquio pluridisiplinare, quasi sempre partendo da argomenti a scelta del candidato, in parecchi casi con il supporto di tesine elaborate dallo studente, a volte anche con presentazioni multimediali. Tutti i presidenti hanno sottolineato che il clima d’esame è stato positivo il che ha consentito ai ragazzi di vivere in serenità il momento finale del loro percorso di studio e di dimostrare le conoscenze acquisite e la maturità raggiunta. Gli studenti di cittadinanza non italiana che hanno affrontato l’esame sono stati quest’anno in numero leggermente più basso rispetto allo scorso anno: 567 rispetto ai 607 dell’anno scolastico 2010/2011, con un punto percentuale in meno Con riferimento agli esiti si nota che anche quest’anno il maggior numero di studenti termina la scuola secondaria di primo grado con il giudizio della sola sufficienza, con un lieve aumento di 2% di questa fascia rispetto allo scorso anno. Nelle fasce alte, la lode risulta assegnata a soli 65 ragazzi a fronte dei 90 dello scorso anno, con un calo di mezzo punto percentuale, così come si registra una diminuzione di 1,3% dei ragazzi valutati con 10/10. La stessa tendenza si riflette anche nei risultati degli studenti con cittadinanza non italiana: quasi la metà di essi viene licenziato con la sola sufficienza. Quanto alla prova nazionale Invalsi, circa la metà delle commissioni ha giudicato i quesiti delle prova nazionale un po’ “troppo ambiziosi” rispetto alla preparazione dei candidati.  
   
 

<<BACK