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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Luglio 2012
 
   
  SELSPA E COMUNI RIDUCONO EMISSIONI DI CO2 GUARDANDO ALLE CASE VARATI I “PIANI D’AZIONE ENERGIA SOSTENIBILE” DI OPPIDO LUCANO, TITO E TOLVE. PER CHI RISTRUTTURERÀ LA PROPRIA ABITAZIONE PUNTANDO ALL’EFFICIENZA ENERGETICA VANTAGGI FISCALI, RISPARMI E TAGLI A IMU E TIA

 
   
   Potenza, 11 luglio 2012 - Far ottenere un risparmio alle famiglie, valorizzare il patrimonio immobiliare locale, creare occasioni di lavoro per le imprese, ridurre la dipendenza energetica e le emissioni di Co2. Obiettivi non da poco quelli che si sono prefissi la Società Energetica Lucana e i Comuni di Oppido Lucano, Tito e Tolve, sostenuti dal Programma Operativo Fesr della Regione Basilicata, con la redazione dei Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes) comunali che, realizzati sotto la guida dell’energy provider regionale Selspa portano i tre centri lucani a offrire un contributo superiore a quello medio atteso al 2020 circa la riduzione del 20% delle emissioni di Co2. I piani energetici che le tre amministrazioni hanno definito con Selspa e approvato in Consiglio, rappresentano un’innovazione rispetto ad analoghe iniziative poste in essere nel passato anche recente. Se, infatti, in precedenza gli obiettivi di tagli alle emissioni si perseguivano lavorando prevalentemente sulle attività delle pubbliche amministrazioni (da una parte con la produzione da fonte rinnovabile, dall’altra con l’efficientamento energetico di uffici scuole ecc), i Paes di Oppido Lucano, Tito e Tolve mirano al coinvolgimento dei privati in progetti di efficientamento del patrimonio edilizio residenziale dei cittadini. Un settore questo da cui ci si attende risultati importanti già nell’ambito della pianificazione attuale (si va da una riduzione di consumi ed emissioni dal 2 al 5 per cento) ma che, numeri alla mano, rappresenta lo scenario più ampio su cui agire per una sostanziale riduzione dei consumi. Nei tre comuni presi in esame, infatti, i consumi della pubblica amministrazione rappresentano solo il 2% dei consumi totali, mentre quelli dell’edilizia residenziale variano tra il 31 e il 46% del totale, su livelli grosso modo pari a quelli necessari per l’autotrazione. Così, per incidere su questa base ampia dell’edilizia residenziale privata, i Paes e le amministrazioni hanno puntato sulla leva degli incentivi e dei risparmi: al 55 di detrazione fiscale prevista per le ristrutturazioni, hanno aggiunto un taglio di Imu e, in futuro Tia (la tariffa integrata ambientale che sostituirà la Tarsu) rendendo oltremodo conveniente procedere alla ristrutturazione. Per fare un esempio, il proprietario di un’abitazione che, attualmente, in “classe energetica G” (più di 160 Kwh al metro quadro di consumo annuo) spende 2mila euro l’anno di riscaldamento, se dovesse affrontare una spesa di 15.000 euro per portare l’abitazione in classe energetica “D” (tra i 90 e i 120 Kwh al metro quadro di consumo annuo), in 10 anni otterrebbe 8250 euro di vantaggio fiscale, 9mila euro di risparmio in bolletta e l’ulteriore risparmio di Imu e Tarsu. E i benefici del risparmio energetico, ovviamente, andrebbero ben oltre i soli primi 10 anni. Gli interventi sull’edilizia residenziale privata saranno, comunque, aggiuntivi e non sostitutivi rispetto agli interventi che riguarderanno il settore pubblico. Impianti di produzione di energie rinnovabili, interventi sulla pubblica illuminazione ed interventi sugli edifici comunali innalzeranno il risultato atteso a livelli di tutto rispetto che vanno dal 20,23% di Co2 in meno fino al 37,60%. Un’opera che Selspa continuerà a portare avanti con i Comuni lucani nell’ambito del “Patto dei Sindaci” coordinato dalle due Province. Già nei prossimi 8 mesi vedranno la luce i Paes di altri 11 Comuni (Abriola, Anzi, Avigliano, Chiaromonte, Corleto Perticara, Genzano di Lucania, Laurenzana, Melfi, Montemurro, Sasso di Castalda e Trivigno) mentre proseguono i contatti con tutte le amministrazioni municipali, ed in particolare quelle che hanno già sottoscritto il protocollo con Selspa o avuto i primi contatti con le due Province, al fine di coinvolgere il maggior numero possibile di centri in questa operazione ritenuta propedeutica per conseguire effettivi risparmi in materia energetica e offrire una tutela ambientale sempre crescente.  
   
 

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