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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  ENERGIA ELETTRICA PIÙ CARA PER LE PMI LOMBARDE NEL 2012

 
   
  Milano, 12 luglio 2012 - Continuano a crescere nel Ii trimestre 2012 i prezzi dell’energia elettrica per le piccole e medie imprese lombarde che comprano sul mercato libero e arrivano ai livelli massimi dal 2009. Crescono del 18% i prezzi per chi consuma nelle ore notturne, del 10% per i negozi di vicinato e di circa il 10% per gli artigiani. Emerge dall’ultima rilevazione effettuata dalla Camera di Commercio di Milano, con il coordinamento scientifico di Ref Ricerche, per i contratti di fornitura avviati il 1° aprile 2012. Penalizzate soprattutto le piccole e medie imprese lombarde che consumano di più nelle ore serali e notturne (come i ristoranti e i negozi commerciali) e che hanno organizzato i processi lavorativi su due o tre turni giornalieri (imprese manifatturiere della chimica, carta, plastica, materiali per costruzioni). Per un´impresa del commercio, ad esempio un tipico negozio di vicinato, che consuma 35 Mwh all´anno prevalentemente di giorno, la spesa per la fornitura passa da 8.100 a 8.900 euro (circa il 10% in più). Per un ristorante, che consuma 150 Mwh/anno e preleva energia elettrica anche la sera, l´incremento è ancor più rilevante: la spesa varia dai 31 mila euro nel 2011 a 35.000 euro nel 2012 (circa il 13% in più). Nel caso di un´impresa metallurgica, che lavora a ciclo continuo su tre turni con un volume di prelievo pari a 800 Mwh/anno, la spesa aumenta da circa 140 mila euro a poco meno di 153 mila euro annui (circa +8,5%). I prezzi del gas: al via la rilevazione. E da quest’anno, grazie al “Mercuriale del gas naturale” della Camera di Commercio di Milano, sono disponibili i dati relativi al gas naturale. Si tratta del primo e unico riferimento di prezzo per le forniture di gas naturale alle piccole e medie imprese oggi esistente in Italia. I prezzi dell’energia elettrica nel Ii trimestre 2012. Per una tipica impresa artigiana lombarda che lavora su un turno giornaliero e consuma meno di 300 mila kilowattora all’anno, il prezzo fisso alla partenza relativo ad una fornitura monoraria (prezzi uguali in tutte le ore del giorno) con durata di 12 mesi attivata il 1° aprile 2012 ha registrato un aumento del 7% rispetto ad un anno fa, mentre il prezzo variabile sale di circa il 10%. Entrambi si collocano su livelli superiori ai 92 euro per mille kWh consumati (92 euro/Mwh). Per i contratti a prezzi multiorari, ovvero con prezzi differenziati tra le ore diurne (F1), serali (F2), notturne (F3), continua la crescita dei corrispettivi nelle ore serali e notturne: rispetto all’aprile 2011, i prezzi in F3 per contratti (a prezzo fisso) di durata annuale sono cresciuti di circa il 18% (a 79 euro/Mwh), quelli in F2 del 5% (a 94 euro/Mwh) e quelli in F1 del 3% (a 100 euro/Mwh). Pesano prezzi della materia prima e tariffe. L’aumento del costo della fornitura di energia elettrica per le Pmi lombarde si deve alla componente di prezzo della materia prima energia, che riflette l’evoluzione delle quotazioni del petrolio e dei combustibili di generazione, ma anche ad alcune voci tariffarie stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas e pagate da tutti i clienti finali, sia che si approvvigionino sul mercato libero sia che si rivolgano al servizio di maggior tutela. A fine aprile, l’Autorità ha rivisto al rialzo del 33% la componente di costo della fornitura in cui rientrano gli oneri per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, etc....) e nello stesso mese il governo ha messo mano per la seconda volta in sei mesi alla struttura impositiva sui consumi di energia elettrica delle imprese. A gennaio vi era stata l’abolizione dell’addizionale provinciale e la determinazione di un nuovo livello dell’aliquota dell’accisa erariale rispetto al precedente regime. Ad esempio, per oltre il 90% delle imprese lombarde, il livello di tassazione era passato da 14.46 euro ogni mille kWh al mese, in vigore fino al dicembre 2011, a 12.1 euro a partire dal 1° gennaio 2012. Con il nuovo intervento si prevede dal prossimo giugno un marginale rialzo dell’aliquota a 12.5 euro ogni mille kWh consumati ogni mese. I prezzi del gas: al via la rilevazione. I contratti oggetto di monitoraggio sono stati individuati incrociando due classi di consumo (5-50 mila e 51-200 mila standard metri cubi di gas all’anno), due differenti scadenze contrattuali (12 o 24 mesi) e tre tipologie di prezzo (fisso, variabile o a sconto rispetto alle condizioni della tutela definite dall’Aeeg). Come per l’energia elettrica, il monitoraggio avrà cadenza trimestrale. Con riferimento ai contratti di durata annuale, con avvio il 1° aprile 2012, il prezzo fisso mostra un livello medio del corrispettivo pari a 40.93 centesimi di euro per ogni metro cubo di gas consumato, contro i 39.77 centesimi di euro del prezzo variabile. I contratti a sconto sulle condizioni stabilite dall’Autorità per il mercato di tutela risultano i più convenienti con il corrispettivo medio che si ferma a 37.78 centesimi di euro al metro cubo.  
   
 

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