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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Febbraio 2007 |
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ALTO ADIGE / BUONO L’ANDAMENTO TURISTICO DELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER L’ANNO 2006. PRIMI DATI SULLA STAGIONE TURISTICA INVERNALE 2006/2007
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L’Istituto di statistica Astat della Provincia di Bolzano ha reso noto che nel mese di dicembre 2006 si è verificato un aumento del 9,4% negli arrivi e del 7% nelle presenze rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il 2006 è stato un anno da record, con incrementi del 3% negli arrivi e dell´1% nelle presenze. STAGIONE INVERNALE 2006/2007 – In Alto Adige è partita in maniera ottimale la stagione turistica invernale 2006/2007 come confermano i dati dell´Istituto provinciale di statistica Astat: a dicembre sia gli arrivi sia i pernottamenti sono aumentati. "I numeri dimostrano che il turismo invernale in Alto Adige resta stabile, e addirittura riesce a crescere, anche quando la neve naturale si fa aspettare a lungo", commenta l´assessore provinciale Thomas Widmann. Malgrado la carenza di neve, e grazie anche all´ottima preparazione delle piste comunque assicurata dai responsabili delle varie aree, come afferma Widmann, i dati di dicembre riferiti al turismo invernale hanno tenuto. "Possiamo solo sperare che il trend iniziale si mantenga e che la neve naturale caduta negli ultimi giorni contribuisca ad alleggerire l´impegno finanziario finora sostenuto dai comprensori sciistici per neve artificale e preparazione piste", aggiunge l´assessore provinciale. Sulla base dei dati Astat, Widmann sottolinea l´aumento degli ospiti italiani registrato a dicembre: "Dai numeri si vede chiaramente che l´Alto Adige è molto più che non soltanto sci e neve. Anche gli eventi prenatalizi confermano la forza di attrazione verso il turista. " Widmann sottolinea inoltre il dato positivo della crescita costante di ospiti anche dall´area del Benelux, segno che gli sforzi dell´Alto Adige per posizionarsi anche su questi mercati stanno dando buoni frutti. "È infatti positivo il fatto che il turismo in Alto Adige possa contare su molteplici sbocchi e diminuire quindi la dipendenza dai due mercati principali di Italia e Germania, senza per questo trascurarli", conclude Widmann. (fonte: Ufficio stampa della Provincia di Bolzano)
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