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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  PIEMONTE: SPENDING REVIEW: O SI CAMBIA O I SERVIZI SANITARI DIVENTANO INGESTIBILI

 
   
   Torino, 12 luglio 2012 - “Se il Governo non cambia perdiamo solo tempo": è con questo commento che il presidente del Piemonte, Roberto Cota, ha lasciato l’11 luglio Palazzo Chigi al termine del confronto che le Regioni hanno avuto con il presidente Mario Monti e molti ministri sulla spending review. “In realtà - ha proseguito Cota - siamo di fronte a una manovra che decide tagli selvaggi e le Regioni non possono andare avanti”. Una nuova riunione, di carattere tecnico, è in programma il 12 luglio. “O il Governo rivede l’impianto del decreto - ha avvertito Cota - o per noi sarà impossibile erogare i servizi. Questa manovra rende impossibile gestire i servizi sanitari e non premia in alcun modo la virtuosità, mentre io al momento sono impegnato in un piano di rientro molto serio. Insomma, o si cambia o ci prendiamo in giro”. Nei giorni scorsi Cota si era più volte scagliato contro le decisioni del Governo: “Siamo di fronte - aveva detto - a dei tagli lineari ma che possiamo anche definire tagli selvaggi, visto che non tengono assolutamente conto della realtà del territorio e impatteranno negativamente sui servizi a metà dell’anno in corso. E’ molto grave questo atteggiamento. Siamo molto preoccupati soprattutto per la sanità, perché abbiamo faticosamente fatto una programmazione sui fondi stabiliti da Roma e ora non ce li danno più. Immaginatevi le conseguenze. Per il Piemonte si tratta di 80 milioni di euro in meno, in una situazione già difficile in partenza: non possiamo certo fare i miracoli! Questo modo di agire impatta direttamente sui servizi ai cittadini, oltretutto senza seguire una valutazione meritocratica. Non si è tenuto conto, per esempio, che il Piemonte ha fatto una riforma e che ha sistemato la sanità in due anni. Sono infine preoccupato per le norme che sono state annunciate con riferimento ad un taglio del personale che riguarda i Comuni, e soprattutto sul taglio che impatterà sui piccoli: una riduzione del 10% o anche del 15% senza fare una media proporzionale del numero di dipendenti per il numero di abitanti oppure per le caratteristiche del territorio significa penalizzare magari chi oggi fa tanto e bene con poco personale. Agire così vuol dire veramente tagliare i servizi alle persone, scaricando sugli enti locali responsabilità del Governo centrale”. Il presidente aveva chiesto attenzione anche sulla riduzione dei tribunali: “Il Piemonte ha sicuramente tanti tribunali. Ma tutti questi non sono né inutili né inefficienti. Richiamo l’attenzione del ministro Severino sul fatto che ci sono realtà dove vengono ad essere soppressi dei tribunali che sono più importanti di quello del capoluogo di provincia, che si vorrebbe invece mantenere, che è quello del capoluogo di provincia. Anche qui il taglio viene fatto senza tener conto di quelle che sono le caratteristiche del territorio”.  
   
 

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