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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Luglio 2012
 
   
  ULSS 12 E LA MAIL DI VINCENZO NARDACCHIONE. ZAIA: SANITÀ, SRADICARE LA LOGICA DEI PRIVILEGI

 
   
  Venezia, 12 luglio 2012 - “Delle due l´una: o la direttiva inviata in occasione della visita del Capo dello Stato è stata scritta e motivata da eccesso di zelo, preoccupati di fare brutta figura con i potenti di turno, oppure era dettata dalla logica della corsia preferenziale. In ogni caso, siamo di fronte, con tutta evidenza, a una cultura del privilegio da sradicare.” Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene sulla vicenda che ha coinvolto l’Ulss 12 e il direttore sanitario dell’Ospedale Civile, Vincenzo Nardacchione che avrebbe mandato una mail per ricordare ai primari che i vip che si dovessero sentire male a Venezia devono essere dirottati all´ospedale di Mestre. “Ecco perchè, in qualità di garante della sanità di tutti, sono costretto ad intervenire – spiega Zaia – per assicurare i veneti che l´unica direttiva che riconosco come propria in questa Regione, è che qui i cittadini sono tutti uguali di fronte alla salute e vengono curati tenendo conto della patologia da cui sono affetti nel luogo in cui vivono.” “Questo principio – continua il Presidente – deve valere per il Presidente della Repubblica, per il Pontefice e per il Presidente della Regione, così come per ogni cittadino. La logica della corsia preferenziale, che è poi un retaggio di antiche prassi cortigiane, malcostume nazionale contro il quale questa amministrazione si è molto impegnata, va sradicata fino in fondo”. “Inoltre, sempre a proposito di grottesche disposizioni impartite al personale, sono certo - spiega Zaia - che in questa Regione non esistano ospedali di serie "A" e ospedali in cui si curano, invece, le persone normali, così come certifico ai miei concittadini che il Presidente della Regione è assolutamente contrario alla prassi in vigore in quei Paesi dove prima di curare un paziente gli si chiede di esibire una carta di credito. In Veneto i pazienti valgono a uno a uno, qualsiasi sia il loro censo, il loro ceto, il proprio ruolo istituzionale.” “Infine, con rammarico, devo constatare che esiste, e mi auguro solo in una infelice espressione lessicale, il concetto di Vip , quasi che la popolarità possa costituire di per sé un vantaggio competitivo. Accettare – precisa il Governatore – la logica del "very important person" costringerebbe a interrogativi inquietanti: aprire un ufficio prenotazioni sanitarie a queste persone dedicato? E la biancheria nei letti dovrà essere di un altro colore? Nessuno che interpreti con questa filosofia il concetto della cura e dell´assistenza si deve sentire costretto a lavorare per la sanità del Veneto”. “Ho chiesto, nel frattempo, al segretario generale alla sanità – conclude il Presidente – di attivare su questo episodio il servizio ispettivo per analizzare ogni risvolto di questa vicenda e eventualmente assumere le conseguenti azioni.”  
   
 

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